Youth Festival, stop dopo 12 anni: «È il momento giusto per fermarsi»
L'edizione 2025 del grande evento musicale, capace di richiamare a Sassuolo decine di migliaia di giovani, non si farà. Gli organizzatori: «Richiede un impegno e una dedizione che non possiamo più garantire, magari un giorno torneremo per scrivere un nuovo capitolo»
SASSUOLO. Un campetto da calcio a Sassuolo. Uno come tanti, dove si giocava fino a che il sole non scendeva. Poi, un giorno, cambiò volto. Arrivarono delle casse, un palco improvvisato, una baracchina per la birra. E, con loro, un’idea che sembrava folle: lo Youth Festival. Da quel momento, dodici anni fa, nulla sarebbe stato più come prima. L’evento ha varcato i confini regionali, ha fatto numeri grandissimi, ed è diventato uno degli appuntamenti musicali più attesi in Italia. Ma proprio oggi è arrivata una notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: «Lo Youth Festival nel 2025 non ci sarà. Dopo dodici anni di emozioni, crescita e successi, dobbiamo annunciare una pausa».
La comunicazione degli organizzatori
A comunicarlo, con amarezza, gli stessi organizzatori dell’associazione giovanile Pandora. «Quello che è nato come un sogno di un gruppo di amici, partendo da un piccolo campetto da calcio e una baracchina per la birra, è diventato uno dei festival più grandi e apprezzati d’Italia, con un record di 104.000 ingressi nel 2024 – dichiarano –. Nel corso degli anni, lo Youth Festival ha attraversato alti e bassi, ma il nostro obiettivo è sempre stato quello di lasciare il segno nella nostra città». Ogni viaggio, però, ha bisogno di una pausa, e questa, per loro, è necessaria: «Organizzare un evento di questa portata richiede un impegno e una dedizione che oggi non possiamo più garantire con la stessa energia e passione di un tempo. Le nostre priorità sono cambiate e, sebbene questa sia una decisione difficile, sentiamo che è il momento giusto per fermarci, riflettere e capire cosa riserva il futuro, chiudendo momentaneamente questo capitolo».
Migliaia di reazioni e commenti, anche del sindaco
La notizia ha scosso Sassuolo. Sui social, il video dell’annuncio ha raccolto migliaia di visualizzazioni, accompagnato da centinaia di commenti intrisi di nostalgia e incredulità. Tra questi, anche quello del sindaco Matteo Mesini, che ha scritto: «Grazie ragazzi, 12 anni incredibili! Sassuolo vi aspetta! Voglio credere che sia un arrivederci e non un addio». Un concetto che trova eco nelle parole del vicesindaco Lenzotti e dell’assessore alla cultura Federico Ferrari: «A volte non servono molte parole per esprimere un concetto, e in questo caso basta un grazie. Un grazie sincero per quanto avete fatto in questi anni in termini di socialità e di fare comunità lavorando insieme al territorio. Lo Youth Festival è un fiore all’occhiello non solo per la città, ma per l’intera Regione, e il suo impatto socio-economico sul distretto ceramico è stato straordinario».
I ringraziamenti e una porta aperta per il futuro
Ma è lo stesso staff dello Youth Festival a volersi rivolgere direttamente al pubblico, a chi ha vissuto e fatto vivere il festival: «Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che ci hanno sostenuto in questi anni, che hanno partecipato, che hanno creduto nel nostro progetto e che hanno contribuito a fare dello Youth Festival una realtà unica. È stato un viaggio incredibile, e per noi un sogno diventato realtà. Restiamo in contatto – concludono. Chissà, magari un giorno torneremo con un nuovo capitolo. Ora è il momento di fermarsi, di guardare al passato con gratitudine e al futuro con curiosità». Così, l’intero staff ha lasciato una porta socchiusa sulla questione: è un arrivederci o addio? A Sassuolo piace pensare che sia solo una pausa. Perché ci sono cose che sono troppo grandi per spegnersi davvero.
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