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Sagre ed eventi senza inquinare. Arriva la “lavastoviglioteca”

di Mattia Vernelli
Sagre ed eventi senza inquinare. Arriva la “lavastoviglioteca”

Si tratta di un container con stoviglie riutilizzabili e il necessario per il lavaggio

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VIGNOLA. È stata inaugurata ieri la lavastoviglioteca mobile dell’Unione Terre di Castelli, la prima in Italia di proprietà di una pubblica amministrazione.

Dal valore di 60mila euro, il progetto è stato finanziato grazie al bando Atersir 2023 ed è frutto della collaborazione con il Gruppo Hera. Si tratta di un innovativo container attrezzato con stoviglie riutilizzabili e tutto il necessario per il lavaggio, e può essere richiesto da Comuni, Enti no-profit e proloco del territorio unionale per l’organizzazione di sagre, eventi e feste.

Di cosa si tratta
«L’obiettivo è quello di combattere l’utilizzo e il consumo della plastica monouso. Il mezzo sarà concesso in dotazione anche alla Protezione civile per sostenere i loro interventi in situazioni emergenziali», ha spiegato Massimo Glielmi, assessore all’Ambiente dell’Unione. L’ingegnere Paolo Azzurro, responsabile economia circolare di Anci Emilia-Romagna, si è concentrato sui benefici ambientali della lavastoviglioteca: «Non tutti sanno che il processo che va dall’estrazione della materia prima alla realizzazione dei prodotti finali causa più del 50% delle emissioni in atmosfera. È importante, dunque, sostenere iniziative come queste, che mirano alla prevenzione, e non alla gestione dei rifiuti. Questa è un un’iniziativa virtuosa e unica nel proprio genere, che auspichiamo faccia da pioniere per l’Italia. Un’altra lavastoviglie mobile era stata inaugurata in passato in Basilicata da Legambiente, ma a oggi non è più utilizzata. Inoltre, è la prima in assoluto gestita da un’Unione di Comuni».

La presentazione della lavastoviglioteca è avvenuta ieri presso la Sala Montinaro del Polo della Sicurezza dell’Unione Terre di Castelli, alla presenza dei sindaci dell’Unione, il direttore di Atersir Emilia-Romagna Vito Belladonna, l’ingegner Paolo Azzurro di Anci, e un referente dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Ufficio Territoriale di Modena. Dopo aver servito un piatto caldo a tutti gli ospiti, i volontari della Protezione civile hanno potuto “testare” il mezzo in attesa del vero e proprio debutto, quello del 4 e 5 maggio a Savignano, in occasione del Festival della sicurezza ed educazione civica organizzato dal Gruppo Alpini del paese.

«La forza di questo progetto – aggiunge Vito Belladonna - risiede nell’Unione come dimensione istituzionale e territoriale. Sarebbe un’iniziativa impossibile se si ragionasse ancora entro gli stretti confini delle municipalità. È un mezzo che avrà una ricaduta pratica, concreta ed effettiva sul territorio, che ha come obbiettivo il contrasto delle plastiche usa e getta. Come Agenzia che si occupa del servizio rifiuti ci troviamo spesso a dovere fronteggiare delle problematiche: oggi, invece, lanciamo un messaggio di positività, che spero che sia raccolto da altri Comuni in tutta Italia».

Tornando agli albori del progetto, Iacopo Lagazzi, presidente dell’Unione Terre di Castelli, ringrazia «una persona che oggi non è qui presente, ovvero Umberto Costantini, ex assessore all’Ambiente dell’Unione e sindaco di Spilamberto, che ha fortemente voluto e portato avanti l'iniziativa. Ha avuto ragione: questa è una concreta dimostrazione di economia circolare, un approccio differente per adeguarsi sempre più al regolamento delle Ecofeste. Ringraziamo Hera e tutti i partner che ci hanno supportato», ha concluso il sindaco Lagazzi