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La storia

Lella va in pensione dopo 40 anni di attività tra sala giochi e negozi a Sassuolo


	Lella Barbieri
Lella Barbieri

A 77 anni per Mariella Barbieri è arrivata l’ora di «pensare un po’ a se stessa»: è stata un punto di riferimento in quel tratto di via Regina Pacis che dalla rotonda dopo la ceramica Marazzi va fino all’incrocio con la Pedemontana

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SASSUOLO. Sabato 15 marzo ha detto stop una delle persone più caratteristiche, nella sua umiltà, del settore dei pubblici esercizi e sale giochi di Sassuolo. Si tratta di Mariella “Lella” Barbieri, originaria della collina modenese ma sassolese di adozione, che a 77 anni ha deciso di «pensare un po’ a se stessa».

La storia di Lella Barbieri

Barbieri è stata per decenni il punto di riferimento di quel tratto di viale Regina Pacis che dalla rotonda dopo la ceramica Marazzi va fino all'incrocio con la Pedemontana. A metà di questo tratto, tantissimi anni fa, aveva aperto una tabaccheria e qualche tempo dopo a fianco anche una sala giochi. Di carattere schivo, sempre dedita al lavoro senza trascurare la famiglia, “Lella” Barbieri ha accumulato una schiera di clienti e amici che adesso avranno un punto di riferimento in meno nel corso della giornata. «Non sempre è stato tutto rose e fiori – ha detto di lei la sua fidata collega Lorena – ma lei non si è mai arresa ed ogni attività che decideva di aprire si convertiva nel “top” del momento». Prima di queste ultime due, infatti, aveva avviato una gelateria, un negozio di abbigliamento, articoli da regalo ed edicola. Tutto questo, ininterrottamente, per oltre 40 anni di attività, tempo che ha dedicato al commercio e ai suoi affezionati clienti ai quali basta pronunciare il nome “Lella” per farsi raccontare un aneddoto positivo su un ricordo che avevano vissuto insieme a lei.

L’omaggio della collega Lorena

«Nessuno dimenticherà mai il suo essere carismatica, professionale ed empatica – continua Lorena – verso la sua clientela. In questi 40 anni ha sempre lavorato sulla stessa via, cambiando solo attività. Questo viale non dovrebbe più chiamarsi Regina Pacis, ma per noi colleghi, ex dipendenti e clienti dovrebbe chiamarsi via Regina Lella. Io ho lavorato con lei per 17 anni, prima come dipendente e poi come collega ed è sempre stata una vera e propria leader, mai mi ha fatto sentire inferiore, anzi è sempre stata umile, lavorando al mio fianco, tutto quello che sono e so lavorativamente parlando l’ho imparato da lei, e per questo le sono veramente grata. Buona pensione cara Lella anche se sono sicura che hai deciso di smettere di lavorare solo sulla carta perché conoscendoti, la frizzantina non avrai mai un giorno libero perché sei nata per non fermarti mai».