Maserati, si apre uno spiraglio: «Due modelli prodotti a Mirafiori trasferiti a Modena»
L’indiscrezione arriva dagli Usa, scritta da Bloomberg News: la produzione di GranCabrio e GranTurismo verrebbe trasferita nello stabilimento di viale Ciro Menotti, mentre a Torino Stellantis prevederebbe di aumentare i numeri della Fiat 500 ibrida. Attesa per le parole di Elkann in Parlamento
MODENA. In attesa di conoscere domani in Parlamento dalla viva voce di John Elkann i progetti di Stellantis per il nostro Paese, arriva una notizia che potrebbe indicare davvero un mutamento di strategia da parte del marchio italo-francese per ciò che riguarda la nostra città e i dipendenti che lavorano nello storico stabilimento di viale Ciro Menotti. L’agenzia statunitense Bloomberg News ha infatti svelato che Stellantis ha in programma di trasferire la produzione dei veicoli Maserati ora costruiti a Mirafiori (GranCabrio e GranTurismo) proprio a Modena.
Le strategie
Questa mossa farebbe parte degli sforzi di Elkann per migliorare le relazioni con il Governo italiano, secondo fonti citate sempre da Bloomberg News. Se effettivamente queste notizie saranno confermate, magari dallo stesso John Elkann domani pomeriggio, allora via Ciro Menotti diventerebbe davvero il centro della produzione di lusso e sportiva del Tridente, con il solo Suv Grecale costruito a Cassino. Per compensare la minor produzione nello stabilimento di Torino, Stellantis prevederebbe di aumentare i numeri della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, versione dell’utilitaria che dovrebbe essere presentata a novembre.
Le auto
Ricordiamo che GranCabrio e GranTurismo, vetture lanciate nel 2007, furono realizzate a Modena fino a pochi anni fa, prima che in via Ciro Menotti rimanesse solo la produzione della MC20 nelle sue diverse versioni. Queste due vetture del Tridente vennero prodotte per qualche anno nello stabilimento di Grugliasco (ex Bertone), ora venduto, e da tre anni lo sono a Mirafiori, ma in quantità sempre più ridotte, con risultati in particolare delle versioni Folgore (elettriche) davvero risicati.
D’altronde stiamo comunque parlando di vetture che costano da 160 mila a 210 mila euro circa.
Lavoratori
Proprio in questi giorni intanto stanno tornando in fabbrica le maestranze modenesi del Tridente, in Contratto di solidarietà dal 22 novembre scorso.
Sarà interessante sentire dalla viva voce di Elkann (ora amministratore delegato in pectore di Stellantis visto che Carlos Tavares è stato mandato via nei mesi scorsi e in attesa del nuovo Ceo in arrivo a giugno) se poi sono in cantiere altri futuri modelli Maserati, il nuovo Suv Levante e la nuova berlina Quattroporte, ad esempio slittati al 2027-2028 in base agli ultimi piani comunicati dal gruppo. Maserati ha intanto avviato una nuova collaborazione con l’azienda di arredamento italiana Giorgetti alla Milano Design Week 2025. «Negli ultimi 110 anni Maserati è stata sinonimo di lusso italiano, proprio come Giorgetti. Siamo entusiasti di questa partnership perché è un raffinato esempio di eleganza ed eccellenza, intriso di ogni dettaglio di design e ingegneria. La collaborazione con Giorgetti si adatta perfettamente alla nostra visione di diventare il curatore del 'Made in Italy» ha spiegato al riguardo Santo Ficili, amministratore delegato di Maserati.