Gazzetta di Modena

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La crisi dell'auto

John Elkann in Parlamento: «Maserati, legame indissolubile con Modena e la Motor Valley»

di Giovanni Medici

	Elkann nel corso della sua recente visita allo stabilimento Maserati di Modena
Elkann nel corso della sua recente visita allo stabilimento Maserati di Modena

L'amministratore delegato pro tempore di Stellantis ha rassicurato sul futuro del Tridente nell'audizione alla Commissione Affari Produttivi, ma i sindacati vogliono risposte concrete, numeri e piani di rilancio

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ROMA. In un mondo incerto tutti attendono certezze: sul futuro dello stabilimento modenese di Maserati sindacati e lavoratori le chiedono da tempo; su quello dell’auto italiana i parlamentari le hanno domandate a John Elkann nel corso dell’audizione parlamentare alla Commissione Affari Produttivi; l’amministratore delegato pro tempore di Stellantis le ha chieste dal canto suo alla politica europea, in primis. 

Le parole di Elkann su Maserati

Il marchio del Tridente è stato citato da Elkann solo una volta, per ribadire come «stiamo lavorando al futuro di Maserati che è indissolubilmente legato all’Italia, a Modena e alla Motor Valley. Santo (l’ad Ficili, ndr) sta lavorando anche come responsabile di Alfa Romeo e sta lavorando su Maserati. Marchi legati alle esportazioni dovranno tenere conto della politica dei dazi che saranno applicati». Un riferimento alla Maserati è poi venuto dall’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha citato nel suo intervento in Commissione i tanti lavoratori del Gruppo che sono in cassa integrazione «e coloro a cui è stato chiesto di andare in Serbia a produrre la Grande Panda»: tra questi, ne abbiamo scritto nei giorni scorsi, ci sono anche dipendenti di via Ciro Menotti.

Il commento dei sindacati

Duri i sindacati. Alessandro Bonfatti, segretario generale di Fim Cisl Emilia Centrale, chiarisce che «servono numeri, servono indicazioni precise sui nuovi modelli Maserati, serve dettagliare gli investimenti che si intendono realizzare. Servono un piano industriale e un piano commerciale». Così il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella: «Ci aspettavamo risposte concrete sul rilancio di Maserati. Una soluzione sarebbe la nascita di un polo del lusso Ferrari-Maserati che valorizzerebbe le rispettive caratteristiche qualitative e di mercato, permettendo di salvaguardare tutti i posti di lavoro e un settore strategico per la nostra economia. Ferrari ha tutte le professionalità e gli strumenti per salvare e rilanciare Maserati e porre le basi per un futuro migliore di intere comunità, a partire da Modena, dove i lavoratori stanno subendo inaccettabili umiliazioni».