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Lavori al parco Amendola di Modena, nuovo look da 850mila euro

Lavori al parco Amendola di Modena, nuovo look da 850mila euro

L’assessore Ferrari: «Rifaremo la pavimentazione e il fondo del lago. Pianteremo nuovi alberi, l’illuminazione dell’area è sufficiente»

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MODENA. Nuova pavimentazione, impermeabilizzazione del fondo del laghetto e una manutenzione generale delle opere danneggiate.
Questi i punti focali di un intervento di restauro da ben 850mila euro che l’amministrazione comunale ha programmato al parco Amendola Sud. Una rinfrescata che ci voleva: i percorsi sono ormai ammalorati e specie bambini o persone con difficoltà di deambulazione rischiano di ferirsi cadendo nelle buche della pavimentazione.
Il primo stralcio avverrà già nel 2025 per un importo di 450 mila euro, a cui seguirà una seconda tranche da 400 mila euro spesi interamente per l’impermeabilizzazione del fondo del laghetto e delle relative sponde.

L'annuncio

A comunicarlo durante la seduta del Consiglio comunale dello scorso 13 marzo è stata l’assessore al Verde, Parchi e Forestazione urbana Carla Ferrari, rispondendo all’interrogazione di Modena in ascolto e FdI, illustrata da Andrea Mazzi (Modena in ascolto), sul parco Amendola.
Il consigliere ha chiesto, in particolare, se sindaco e Giunta «sono a conoscenza dello stato di abbandono in cui versa il parco e dei problemi attualmente presenti», se è previsto un incremento delle attività di manutenzione a laghi, sedute, camminamenti, verde e illuminazione, e in quali tempi. Mazzi ha infine domandato se si prevede di inserire nella pianificazione comunale il progetto di restauro del parco, «quando si prevede l’avvio dei relativi lavori, quanti stralci realizzativi sono previsti» e in che tempi.

L’assessora Ferrari ha ricordato che nel dicembre 2022 l’Amministrazione comunale ha commissionato all’Archivio Cesare Leonardi la progettazione esecutiva dell’intervento di restauro e integrazione dei percorsi del parco, relativo ai percorsi e alle sedute in cemento, del valore complessivo di 2 milioni 660 mila euro. «Dopo il primo intervento inserito tra le opere pubbliche 2025 – ha precisato – la realizzazione degli ulteriori stralci del progetto sarà attivata in relazione alle disponibilità finanziarie». Rispetto all’illuminazione, l’assessora ha ricordato che tra il 2023 e il 2024 è stato effettuato un intervento di miglioramento da parte del gestore dell’illuminazione pubblica, che ha riguardato la sostituzione dei proiettori posti sulla torre faro centrale del parco e dei sostegni e apparecchi illuminanti esistenti lungo i percorsi (più di 150 nuovi pali e corpi illuminanti) e la realizzazione di tre nuove torri faro alte 12 metri ubicate nei luoghi risultati necessitare di maggiore illuminazione. «Non risultano zone poco illuminate – ha aggiunto – dovendo considerare che i parchi sono frequentati da persone ma ospitano anche presenze vegetali e faunistiche da preservare».

Altri dettagli

L’assessora ha quindi spiegato che «le alberature risalenti all'impianto originario del parco versano in condizioni problematiche, spesso compromesse anche a causa delle elevate temperature. Appare improbabile – ha aggiunto – che i lavori del sottopasso di via Panni possano aver causato un abbassamento permanente della falda, di cui non ci sono evidenze oggettive. Non vi sono correlazioni fra le opere realizzate ed i segni di sofferenza delle piante».
Ferrari ha quindi precisato che sono state eliminate le piante che durante i monitoraggi sono risultate secche o a rischio cedimento.
«Sebbene non si tratti di eliminazioni di particolare gravità – ha aggiunto – si ritiene necessario programmare la messa a dimora di nuove piante. Già nel 2022 ha aggiunto – è stato effettuato un intervento di piantumazione di 70 nuove piante».
L’assessora ha poi spiegato che le attrezzature per attività fisica all’aperto, come il percorso vita, non sono più operative perché ormai datate, superate e non adeguate alle vigenti norme di sicurezza. «Relativamente ai cestini – ha aggiunto – la strategia è di sostituire quelli difformi o degradati, ed eliminare i numerosi cestini sovrabbondanti, precari, degradati. Le recinzioni delle aree cani sono state ripristinate». Rispetto al laghetto, l’assessora ha infine precisato che gli ultimi intervento non hanno dato i risultati sperati. Per risolvere definitivamente il problema verrà impermeabilizzato.