Presa la banda dei Land Rover: scoperta per le uscite nei locali dopo i furti
In tre giorni quattro colpi a Modena, Fiorano, Rubiera e Reggio Emilia. Le indagini sono iniziate dopo il furto di un suv Range Rover fuori da un locale in città. Due dei quattro indagati, originari di Napoli e indiziati di furti analoghi tra le Marche e l’Abruzzo, sono stati portati in carcere
MODENA. Sgominata la banda dei Land Rover, specializzata nei furti di auto di grande valore che ha colpito tra Modena, Fiorano, Rubiera e Reggio Emilia. Un lungo lavoro di indagine, iniziato un anno fa per il furto di un suv Range Rover fuori da un locale in città.
Quattro indagati
I carabinieri del reparto operativo – Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione alle seguenti misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della Procura: in carcere due uomini di 46 e 48 anni, arresti domiciliari per un 39enne, obbligo di dimora in provincia di Napoli, con divieto di uscita notturna dal domicilio, nei confronti di un uomo di 38 anni. Tutti gli indagati, originari di Napoli, sono gravemente indiziati dei delitti continuati e aggravati di concorso in furto di autovetture di grande valore commerciale avvenuti tra febbraio e maggio 2024.
Le indagini
Le indagini hanno riguardato svariati furti di veicoli Land Rover top di gamma – con valore commerciale compreso tra i 120mila e i 240mila euro: sono iniziate il 26 febbraio del 2024 in seguito alla denuncia di furto di una Range Rover, rubata all’esterno di un locale a Modena. Poi, tra il 27 e il 28 febbraio, tre furti analoghi commessi a Reggio Emilia, Rubiera e Fiorano hanno spinto i carabinieri ad approfondire gli accertamenti sugli episodi, che si verificavano nonostante le lussuose autovetture fossero tutte munite di moderni sistemi antifurto; ciò ha fatto pensare a una banda specializzata. L’esame incrociato di numerose telecamere di videosorveglianza pubblica e privata, e di lettori di targa, ha consentito di individuare almeno quattro indagati, che si spostavano con due auto prese a noleggio nel Napoletano: la tecnica era perfetta, in pochi istanti riuscivano ad aprire i veicoli per poi dileguarsi.
Come sono stati incastrati
Il ripetersi dei furti ha consentito ai carabinieri di scoprire i quattro indagati ripresi da più telecamere mentre si intrattenevano in locali pubblici tra un colpo e l’altro: erano gravati da numerosi precedenti penali analoghi, il che ha consentito ai militari di identificarli in poco tempo. Nei confronti di due dei quattro indagati si procede anche per altri quattro furti di altrettante Range Rover commessi tra l’Abruzzo e le Marche – a Pescara, Porto Potenza Picena (Ascoli Piceno) e Camerano (Ancona) – nel periodo tra il 16 e il 23 maggio 2024.
Come agivano
Gli indagati, come ricostruito dalle indagini, si spostavano nelle zone prescelte, e lì vi trascorrevano 2-3 giorni, il tempo necessario per compiere i furti. Dopo avere individuato il veicolo da rubare, servendosi di un “jammer” inibivano i sistemi GPS in dotazione, quindi procedevano a forzare e rubare il mezzo che poi veniva parcheggiato temporaneamente in località ritenute sicure dove venivano manomesse le centraline elettroniche per impedirne la localizzazione. Il veicolo rubato veniva poi recuperarlo dopo la disattivazione dei dispositivi di rilevazione satellitare.