Via Pierangelo Bertoli è realtà: «Il ricordo di un grande cantautore, una persona che ha dato tanto a Sassuolo»
La cerimonia per inaugurare la nuova strada nell'area della nuova Coop all'ex Cisa Cerdisa, al confine con Fiorano. Il figlio Alberto: «Bella la posizione che unisce le due città»
SASSUOLO. Il 28 marzo del 2022 il consiglio comunale di Sassuolo votava all’unanimità un ordine del giorno che chiedeva l’intitolazione di una strada a Pierangelo Bertoli. Oggi, a quasi due anni esatti di distanza, quella strada è percorribile. Nel pomeriggio, infatti, è stata inaugurata via Pierangelo Bertoli. Al cantautore sassolese è stata intitolata la strada di nuova realizzazione che costeggia l’Ipercoop nell’area dell’ex Cerdisa, tra i territori di Sassuolo e Fiorano.
Il figlio Alberto Bertoli
«Sono molto contento – ha detto Alberto Bertoli parlando della nuova via intitolata a suo padre - perché secondo me collega due città che sono sempre state vicine, ma quando cambi ‘cartello’ succede qualcosa nella testa della gente che ti vede come qualcuno di diverso. Adesso questa comunità è unita e sono contento che lo sia in base al nome di mio padre». A Sassuolo è già presente un auditorium intitolato a Pierangelo Bertoli, così come un bassorilievo, nei mesi scorsi la rivista “Sul Serio” ha anche promosso una raccolta firme per dedicargli una statua.
I sindaci di Sassuolo e Fiorano
Intanto, da oggi c’è una via che porta il suo nome: «Un ricordo di un grande cantautore italiano, una persona che ha dato tanto a Sassuolo, ha portato dei temi importanti ad un grande pubblico – ha detto il sindaco sassolese, Matteo Mesini -. Temi che interessano la nostra società, il lavoro, le lotte di classe. Lo ricordiamo, non solo con il Premio Bertoli, con le sue canzoni, ma anche con una via che unisce Fiorano e Sassuolo». Il nome di Pierangelo Bertoli è legato principalmente alla città di Sassuolo, ma la sua musica ed i suoi testi sono un’eccellenza per tutto il territorio: «È conosciuto nel mondo per essere stato uno dei simboli di Sassuolo, ma cantava di un territorio che, fondamentalmente, dall’esterno e da chi ci passa è percepito come una realtà unica – ha aggiunto il sindaco fioranese, Marco Biagini -. Siamo ben contenti, tra l’altro per il messaggio ed i valori contenuti nelle canzoni di Bertoli, di poter essere qui oggi».
Il taglio del nastro
Per il momento inaugurale di ieri erano presenti i sindaci di Sassuolo e Fiorano, Matteo Mesini e Marco Biagini, il vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 Edy Gambetti, un gruppo di lavoratori della Coop e rappresentanti della famiglia Bertoli: Bruna Pattacini, compagna di una vita di Pierangelo Bertoli, e il figlio Alberto. «Oggi scopriamo che gran parte delle cose che Pierangelo Bertoli ci raccontava allora, sono incredibilmente attuali – ha detto Gambetti di Coop Alleanza 3.0 -. Quello che ci accomuna a Bertoli è fondamentalmente il messaggio, i valori, il contenuto delle cose che ci cantava, che noi sentiamo e abbiamo sempre sentito come cose nostre. La democrazia, il benessere sociale, le comunità. Sono elementi che legano la storia di Coop a questo patrimonio culturale».