Dopo 46 anni a Ravarino tornano le scuole medie: inaugurate le “Tina Anselmi”
Dal 1978 gli studenti frequentavano la scuola intercomunale di Bomporto. L’edificio, esempio di innovazione didattica, può contare su aule moderne e funzionali. L’assessora Isabella Conti al taglio del nastro: «Non solo un edificio scolastico, ma un “patto educativo” che unisce un’intera comunità»
RAVARINO. Non solo un edificio scolastico, ma un “patto educativo” che unisce un’intera comunità. La nuova scuola secondaria di primo grado “Tina Anselmi” di Ravarino è oggi un sogno realizzato. Una festa corale ha celebrato l'inaugurazione del nuovo edificio che segna il ritorno dell’istruzione media a Ravarino dopo 46 anni. Dal 1978, infatti, gli studenti si recavano a Bomporto per frequentare la scuola intercomunale, fino all’emergenza spazi che li aveva dispersi in tre sedi provvisorie nell’ultimo anno e mezzo. Al taglio del nastro hanno partecipato, oltre alla sindaca Maurizia Rebecchi e all’assessora regionale Isabella Conti, anche il dirigente scolastico Giuseppe Schena, la dirigente Olga Tamburini e la sindaca del Consiglio comunale dei Ragazzi, Gioia Edvige Fantaguzzi, in rappresentanza degli studenti.
La nuova scuola: investimento, tempi e intitolazione
Le lezioni nelle nuove aule di Ravarino inizieranno il 1° aprile. Progettata per ospitare nove classi con ambienti luminosi, la nuova scuola rappresenta un esempio di innovazione didattica, con aule moderne e laboratori tecnologici (musica, Steam, informatica). Il sogno è così diventato realtà, grazie alla determinazione e all’impegno di amministratori, insegnanti e famiglie, che hanno creduto in questo progetto, superando insieme le difficoltà incontrate lungo il cammino. Il progetto, partito nel 2015 con la riorganizzazione verticale dell’istituto comprensivo, ha dovuto superare diversi ostacoli, causati dalla pandemia e dalla crisi delle materie prime, e ha comportato un investimento di 3,8 milioni di euro, finanziato da fondi ministeriali, donazioni e risorse comunali. La decisione di intitolare l’edificio a Tina Anselmi è stata il risultato di un percorso partecipato, che celebra una figura simbolo di impegno civile e parità di genere. «Un’intitolazione – ha spiegato l’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti – che rappresenta il cuore di una scuola destinata a formare cittadini consapevoli e curiosi, aperta al territorio e alle sue peculiarità, e alle migliori sinergie che la comunità potrà attivare».
Le dichiarazioni: la sindaca Rebecchi e l’assessora Conti
«È emozionante condividere il sentimento di una comunità che, dopo un lungo percorso, vede la realizzazione di una scuola come una vera conquista collettiva – ha dichiarato Isabella Conti –. Il cammino che ha portato alla realizzazione di questo progetto ha rafforzato un’identità condivisa, e l’istituto ora si trova al centro della comunità, come un ‘patto educativo’ che funge da catalizzatore per la crescita e lo sviluppo. Questa esperienza dimostra come sia possibile attivare le migliori sinergie all’interno di una comunità, creando opportunità di crescita per tutti».
«Ci sono luoghi che non sono semplici edifici, ma che diventano parte integrante della storia e della crescita di una comunità. Questa scuola è uno di questi – ha ribadito la sindaca di Ravarino, Maurizia Rebecchi –. Con la sua apertura, la scuola secondaria di primo grado di Ravarino si afferma come un nuovo punto di riferimento per il territorio, un luogo di formazione e di crescita, destinato a lasciare un segno profondo nella vita degli studenti e della comunità».