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Cicogne e gheppi sui pali della luce a Carpi, i tecnici Enel salvano i loro nidi


	A sinistra un nido di una cicogna, a destra l'intervento dei tecnici
A sinistra un nido di una cicogna, a destra l'intervento dei tecnici

Correvano il rischio di prendere la scossa: installate guaine protettive

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CARPI. Cicogne e gheppi che fanno un nido in cima a un palo della luce. Causando però dei malfunzionamenti sulla linea, a cui bisognava rimediare. Il rischio era quello di dover distruggere la loro casa, ma non è stato così.

È andato a buon fine l’intervento dei tecnici di E-Distribuzione di messa in sicurezza di un conduttore aereo non isolato divenuto incautamente dimora delle cicogne e di gheppi a Carpi, nella zona di via Valle. Grazie all’ispezione sull’impianto che aveva registrato delle anomalie, i tecnici dell’azienda elettrica hanno individuato sia un nido di cicogne che uno di gheppi, entrambi in fase di realizzazione in un tratto di linea non isolato e quindi altamente rischioso per l’incolumità dei graditi esemplari, che potevano rimanere fulminati.

Il salvataggio

D’accordo con l’Associazione ornitologica dell’Emilia-Romagna e con il settore Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, E-Distribuzione è intervenuta prontamente per mettere in sicurezza la linea, isolando il conduttore nudo in tensione con una guaina che garantirà la sicurezza degli uccelli e la loro nidificazione senza alcun rischio di folgorazione ed elettrocuzione. Potranno dunque restare lì, nel loro nido a cui hanno lavorato tanto, in sicurezza.

«Tuteliamo la fauna»

«Siamo soddisfatti di questo intervento realizzato per offrire un luogo di nidificazione sicuro alle cicogne e ai gheppi» sottolinea Roberta Fanti, responsabile E-Distribuzione per la zona di Modena. «La tutela dell’avifauna e la mitigazione del rischio di elettrocuzione per gli uccelli sono di fondamentale importanza al fine di salvaguardare la biodiversità – evidenzia – e in E-Distribuzione lavoriamo da anni per proteggere le specie, mettendo in sicurezza i nostri impianti e siglando specifici accordi con Enti Parco, Organizzazioni Nazionali e Associazioni ambientaliste».

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