I “Civici con de Pascale” mettono radici: «Diamo vita a un progetto innovativo che va oltre la semplice presenza elettorale»
Vincenzo Paldino, consigliere regionale capogruppo di “Civici, con de Pascale presidente” è particolarmente soddisfatto di questa svolta politica nell’azione della sua lista in Regione e in quiesta inervista spiega cosa significa questo cambio di passo
Bologna Vincenzo Paldino, consigliere regionale capogruppo di “Civici, con de Pascale presidente” è particolarmente soddisfatto di questa svolta politica nell’azione della sua lista in Regione.
Vincenzo Paldino in cosa consiste il progetto di Emilia-Romagna Civica?
«È la continuazione del progetto civico “Civici, con de Pascale presidente”, creato prima delle elezioni regionali e ha l’obiettivo di federare le liste civiche in tutta l’Emilia-Romagna e dare loro la possibilità di essere rappresentate in Regione. Le liste saranno le sentinelle sul territorio del gruppo consiliare, non semplicemente come presenza passiva ma come protagoniste. È un progetto innovativo ed è il primo in Italia che dà vita a una federazione regionale di liste civiche».
Com’è stata accolta questa novità?
«C’è molto entusiasmo da parte di tutte le liste civiche, la totalità di quelle che erano già presenti nel manifesto pre-elettorale ha aderito, così come di quelle che ho incontrato da Piacenza a Rimini. È un progetto che piace molto perché dà finalmente la possibilità alle liste di avere una rappresentanza che va oltre i propri confini territoriali. Un entusiasmo che mi ha contagiato fin dall’inizio: siamo sicuri di poter fare insieme un bel lavoro».
Perché c’era bisogno di una nuova formazione che raggruppasse le liste civiche?
«Perché queste liste civiche, per operare al meglio all’interno del proprio comune, devono poter essere rappresentate anche fuori dai confini territoriali. Questo perché tanti temi che sono locali hanno, però, una competenza più larga in Regione. Ad esempio, il tema del trasporto pubblico riguarda, in primis, le comunità locali e, dunque, le liste civiche, ma si affronta soprattutto in Regione. Così come la questione ambientale e il problema della casa: sono tutti temi che si intrecciano tra le politiche regionali e quelle locali e le liste civiche avvertono, oggi più di ieri, la necessità di essere rappresentate anche in Regione. Viceversa, la lista civica regionale “Civici, con de Pascale presidente” ha tutto l’interesse ad avere sul territorio un’articolazione che gli possa consentire di essere la più rappresentativa possibile all’interno della nostra Regione».
Quale target di cittadini intercettano le liste civiche?
«L’elemento del civismo, da sempre, connota le nostre comunità. Oggi più che mai, c’è una parte dei cittadini che non si riconosce nei partiti tradizionali e finirebbe per non andare a votare, andando a ingrossare quel bacino di persone che tante volte decide di restare a casa. Ecco, il civismo va a intercettare, diciamo, i bisogni di questi cittadini per portarli nelle istituzioni, ma sempre privilegiando quello che è l’aspetto civico delle problematiche».
Questo progetto di federazione delle liste civiche è caro anche al presidente de Pascale?
«Sì. Siamo molto felici dell’apertura del presidente de Pascale nei confronti del civismo. Già in campagna elettorale aveva dimostrato una grande sensibilità nel confronti del civismo e, anche in questa fase costituente di Emilia-Romagna Civica, è particolarmente attento alle prerogative dei cittadini e vuole dare spazio, anche all’interno delle istituzioni, a quelle che sono le istanze civiche. Su questo tema, il presidente de Pascale apre un fronte molto importante ed effettivamente il civismo, in futuro, è destinato ad avere un grande peso»
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