Scatta “l’operazione viadotto” per demolire la campata centrale: il programma e le modifiche alla viabilità
Alle 7 di sabato 5 aprile l’esplosione controllata, con chiusura delle strade limitrofe dalle 6 alle 8. Vigilia tranquilla tra i residenti: «Siamo più preoccupati per il ripristino»
SERRAMAZZONI. Ci siamo: alle 6 di domani, sabato 5 aprile, scatta “l’operazione viadotto” con la chiusura delle strade attorno al ponte sull’Estense per consentire dalle 7 le operazioni di demolizione tramite un’esplosione controllata.
L’intervento
Esplosione studiata per l’abbattimento solo della campata centrale del viadotto, della lunghezza di una trentina di metri, lasciando integre le pile su cui verrà poi posizionato il bailey che consentirà il ripristino del transito. La campata interessata dall’abbattimento è stata preparata nei giorni scorsi con la rimozione del guardrail e il posizionamento di barriere di protezione rosse. Conclusa nei giorni scorsi anche l’opera di pulizia e ripristino su una delle pile, quella di valle, mentre rimane ancora l’impalcatura su quella di monte. Le pile infatti restano la base fondamentale sia del bailey che del successivo ponte in acciaio che sarà poi la sistemazione definitiva del viadotto, secondo il cronoprogramma che prevede per ottobre la conclusione di tutto l’intervento. Per la demolizione sono state mobilitate pattuglie di tutte le forze dell’ordine per l’interdizione al traffico dell’area interessata, e la sorveglianza. Presenti anche di presidio due ambulanze dell’Avap di Serra e una dell’Avap di Pavullo, pronte al soccorso in caso d’emergenza.
Chiusure stradali
Come comunica il corpo unico del Frignano della polizia locale, dalle 6 alle 8, per permettere di compiere in sicurezza le operazioni di brillamento di parte del viadotto, saranno effettuate le chiusure al transito, ai veicoli e ai pedoni, nelle seguenti vie:
- Pavullo: via Maladrone Sp36;
- Serramazzoni: via Malandrone, via Busette, dall'incrocio con la Ss12 all'incrocio con la Sp36 - Malandrone, via Casella, dall'incrocio con la Ss12 all'incrocio con la Sp3 - via Giardini Sud, via Case Sante e via Vaglio.
Le attese
La vigilia delle operazioni è stata vissuta in modo molto tranquillo dalle persone che abitano nelle vicinanze, tutte al di là dei 150 metri del raggio di sicurezza, per cui non si è resa necessaria alcuna evacuazione. Si tratta del resto di un’esplosione senza particolari onde d’urto, data la modalità d’intervento con microcariche studiate per una demolizione controllata. «No, non abbiamo alcun timore per l’esplosione – sottolinea un 72enne – sappiamo che sono stati incaricati dei professionisti e abbiamo fiducia che tutto l’intervento venga fatto in maniera corretta. La preoccupazione casomai è sui tempi di ripristino del viadotto: speriamo che riescano davvero a riaprire un po’ di transito a fine aprile».