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Ponte sull’Estense, demolita la campata centrale: il video dell’esplosione


	Il momento dell'esplosione (foto Gino Esposito)
Il momento dell'esplosione (foto Gino Esposito)

Alle 7.05 il sindaco di Serramazzoni, Simona Ferrari, ha schiacciato il bottone per l’esplosione controllata di una parte del viadotto sul rio Torto. Tanti curiosi appostati per seguire tutto in diretta, rispettando le distanze di sicurezza imposte

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SERRAMAZZONI. Il suono della sirena, poi le tre esplosioni si susseguono e in pochi secondi la campata centrale del viadotto si spezza e cade per 50 metri nel vuoto, provocando un enorme boato. Erano da poco passate le 7 – le 7.05 per la precisione – quando la parte danneggiata del viadotto sul rio Torto a Serramazzoni è stata fatta brillare, davanti agli occhi di tanti curiosi, accorsi, in sicurezza, per non perdersi lo spettacolo. A dare il via alle danze, schiacciando il pulsante che ha azionato la detonazione delle cariche di esplosivo, è stata Simona Ferrari, sindaco di Serra, che non ha nascosto l’emozione davanti alla mastodontica opera che cadeva a pezzi davanti ai suoi occhi.

Esplosione ok, ora i lavori

La delicata operazione per far saltare esclusivamente la campata centrale è avvenuta con successo: un primo grande passo per riaprire alla circolazione il ponte, chiuso dallo scorso 28 febbraio. E il risultato finale fa una certa impressione: il ponte è spezzato, si è aperta una voragine di trenta metri sul vuoto. Ora verrà installato un ponte in ferro (bailey) che consentirà, secondo le stime, di poter riaprire parzialmente la circolazione a fine mese. Nel frattempo verrà costruita una nuova campata in acciaio, al posto di quella fatta esplodere, che permetterà di riaprire la circolazione in entrambi i sensi di marcia entro l’inizio di giugno. Ma per mettere la parola fine al discorso viadotto, servirà attendere il prossimo autunno, con un nuovo stop al traffico di 40 giorni per eseguire i lavori definitivi.

Occhi curiosi

L’alzataccia è valsa la pena per i curiosi che si sono radunati nei pressi del viadotto, rispettando le distanze di sicurezza (150 metri). Le strade per raggiungere l’area sono state chiuse già verso le prima luci dell’alba. Ma questo non ha fermato i più avventurieri, tra loro anche famiglie con bambini, che armati di binocolo si sono appostati sula vallata di fronte al viadotto in cerca del punto giusto.

Le reazioni

Soddisfazione per la politica locale, a partire dal sindaco di Serramazzoni Simona Ferrari: «Alle 7.05 di questa mattina, la campata è stata fatta brillare, secondo le tempistiche e le modalità concordate al tavolo prefettizio. Questo importante progetto ha dimostrato quanto il territorio comunale di Serramazzoni sia al centro dei collegamenti tra pianura e montagna. Ringraziamo tutto il team di lavoro che ha con cura e professionalità condotto le operazioni fino ad oggi e tutti coloro che nei prossimi mesi continueranno a lavorare incessantemente per ristabilire la regolare viabilità. Un ringraziamento anche alla nostra polizia locale, al gruppo comunale di protezione civile, ai volontari comunali, per il lavoro quotidiano sulle strade del territorio. Non per ultimo, un ringraziamento a tutti i nostri cittadini per lo spirito di adattamento e di collaborazione dimostrato sin dal primo giorno».

Le fa eco Davide Venturelli, sindaco di Pavullo: «Siamo riusciti a dimostrare una grande capacità di lavoro di squadra, forse per la prima volta da molto tempo a questa parte in montagna. Il raccordo tra istituzioni, forze dell’ordine, Anas, protezione civile e associazioni, ditte private ed esercito, il tutto sotto la regia della prefettura, ha portata a una gestione esemplare di questa situazione di emergenza. Siamo in tabella di marcia e contiamo di poter avere entro aprile la riapertura della prima corsia. Un grande grazie a tutti gli attori coinvolti».

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