Pro Palestina e filorussi in centro: «Oggi Modena si divide per la pace»
Un corteo in piazzale Primo Maggio alle 14.30, l’altro alle 19.15 in Matteotti
MODENA. Si preannuncia un sabato pomeriggio carico di aspettative, parole forti e piazze affollate, perché Modena accoglierà due manifestazioni che sullo sfondo hanno lo stesso tema, quello della guerra, ma che lo guardano da prospettive differenti. Tornano in centro storico i pro Pal e tornano anche i filorussi. Sì, nella stessa giornata.
I pro Pal
Il primo, quello per la Palestina, è alle14.30 in piazzale primo Maggio, ed è stato promosso dai movimenti e dalle reti sociali modenesi che da mesi danno voce alla causa palestinese. «Continuiamo a denunciare il genocidio e la pulizia etnica messi in atto dallo Stato terrorista di Israele contro Gaza e la Cisgiordania», dichiarano gli attivisti di Bds Modena, che si dicono «indignati per la complicità attiva del Governo Meloni e dell’intero blocco occidentale, guidato dagli Stati Uniti, a fianco del criminale Netanyahu». Le loro parole non risparmiano nessuno, e puntano il dito contro «l’indifferenza generale che circonda le indicibili sofferenze inflitte ai civili palestinesi». Il tono è acceso, lo sdegno palpabile: «Comprendiamo i sentimenti di dolore e rabbia, ma vogliamo ribadire i principi che devono guidare il futuro - afferma l’associazione Tam Tam di pace -. Il ripudio della guerra e della violenza, la tutela dei diritti umani e dei popoli, la costruzione di un mondo nuovo fondato sul dialogo e sulla giustizia». In quest’ottica, Tam Tam rilancia anche la proposta di un’assemblea cittadina per approfondire e discutere la situazione in Palestina, nella speranza che «la terra “dal fiume al mare” arrivi ad essere uno spazio di convivenza pacifica», aggiunge Casa per la Pace di Modena.
I filorussi
Come detto, le manifestazioni non finiscono qui. A distanza di qualche ora, alle 19.15, in piazza Matteotti, prenderà il via una seconda manifestazione siglata dallo slogan: “La Russia non vuole invadere l’Europa – Fermate la corsa al riarmo”. Si tratta dei filorussi, che da mesi portano avanti la loro opposizione alla Nato e al coinvolgimento militare dell’Unione Europea nei conflitti internazionali. «La nostra iniziativa – spiegano – fa parte di una mobilitazione nazionale che coinvolgerà almeno una decina di città italiane. A Modena abbiamo dovuto posticipare l’orario per rispetto della manifestazione sulla Palestina: la causa delle due iniziative è la stessa, e mai vorremmo che gli interessati ad entrambe le manifestazioni si trovassero a dover scegliere». Tra gli interventi previsti, anche quelli di Donbass Italia e di due cittadine ucraine. Tenteranno, poi, di proiettare il documentario di Russia Today “Io sono vivo”, una pellicola su Mariupol per cui, però, non c’è ancora stata un’autorizzazione definitiva a causa dei tempi tecnici. «Se saremo in tanti - esortano - gli sarà impossibile ignorare la nostra richiesta». Il tutto sarà accompagnato da un momento musicale con la banda della liberazione, «per cantare insieme canzoni di pace e di libertà».
Insomma, due manifestazioni, due visioni sui conflitti in atto. E sarà proprio Modena, oggi, a fare da crocevia per queste due anime della protesta: due cuori in marcia in un centro storico che diventa il teatro della ricerca ostinata di una pace.