Montese piange Patrick Malori Zanantoni, morto con il quad: «Era un ragazzo d’oro»
Il drammatico incidente a cento metri da casa, increduli gli amici. L’uomo aveva 48 anni e a Montese era un “tuttofare”
MONTESE. Non era andato a fare un giro nei boschi con gli amici perché il quad non andava bene, e non voleva correre rischi. È morto subito dopo a cento metri da casa, proprio mentre provava quel quad.
L’incidente
La comunità di Montese è scossa dalla tragedia – inspiegabile per tanti versi – di cui è rimasto vittima domenica 6 aprile, alla mattina, Patrick Malori Zanantoni, a soli 48 anni. Era conosciutissimo in paese, ma anche nei comuni intorno, come “il tuttofare” di Montese – falegname, fabbro, meccanico... – e la sua morte improvvisa ha lasciato increduli.
L’incidente si è verificato poco dopo le 10 a Salto di Montese, in via Lotti, a un centinaio di metri da casa sua. Era una bella domenica di sole. Patrick era un esperto del quad, andava abitualmente a fare delle gare amatoriali. Alcuni dei suoi tanti amici – che condividono la sua passione per il quad – erano venuti a casa sua per andare a fare un giro insieme nei boschi. «No, non vengo perché ho il quad che non va bene» ha detto loro Patrick, che non era convinto del suo quadriciclo, proprio perché lo conosceva bene. Detto questo, ha acceso il quad come per confermare la sua impressione, ha fatto un centinaio di metri ed è successa la tragedia: ha perso all’improvviso il controllo del mezzo ed è finito contro la colonna del cancello d’ingresso dell’abitazione al civico 240. Nell’urto è caduto dal quad picchiando violentemente la testa al suolo, dove sono rimaste vistose macchie di sangue. Immediato l’allarme, che ha portato sul posto oltre all’ambulanza anche l’elicottero 118 di Pavullo. Ma tutti gli sforzi per rianimarlo sono stati vani: il medico ha dovuto constatare il decesso. Sul posto i carabinieri di Montese per gli accertamenti di competenza. La salma è stata quindi portata a Modena in Medicina legale. Il quad, recuperato dall’Autosoccorso Covili, è stato posto sotto sequestro dal pm e messo in custodia nel deposito di Pavullo.
Le indagini
Bisogna capire infatti come sia stato possibile un incidente del genere, che ha dell’incredibile per uno esperto come lui. È possibile che ci sia stato un malfunzionamento del mezzo – motore o freni – all’origine di tutto, al punto da renderlo incontrollabile. Ma in questa fase non si può escludere neanche il malore.
Il cordoglio
La morte a cento metri da casa. Straziata la moglie, così come l’anziana madre di Patrick (il padre era morto a 36 anni quando lui era piccolo), il fratello Cristiano (che porta avanti la falegnameria del nonno), la sorella Manola e gli altri parenti. Ma lo sono anche i tanti amici. Ce n’erano anche di Bologna, Tolè e Marina di Ravenna ieri a piangerlo: «Era l’allegria in persona, non l’ho mai visto una volta arrabbiato: è assurdo che sia morto così» diceva uno di loro, rispecchiando il pensiero di tutti.
Commosso alla notizia, appena l’ha saputo, anche Alberto Borelli, titolare del noto ristorante “Da Martino” sulla Fondovalle: «Ha fatto tanti lavori qui da me, ci conoscevamo da anni e anni. Un ragazzo meraviglioso, solare, mai triste. Quando avevi un problema, lui si faceva in quattro per risolvertelo. Mi viene il magone a pensarci: non doveva finire così».