Farmaci e caldo, i consigli su come conservarli e gli errori da non commettere
Al Circolo Paradisi di Vignola una serata con la dottoressa Chiara Ajolfi (Ausl e Aou Modena) e il farmacista Guido Sapori in vista dell’estate: «C’è ancora tanta disinformazione sul tema, per questo è importante parlarne. Alcune regole? Mai lasciare medicinali in auto, 25 gradi il limite massimo di temperatura»
VIGNOLA. Li teniamo in bagno, in cucina, in borsa, nel cruscotto dell’auto. Addirittura li mettiamo in valigia per i viaggi. Ma ci siamo mai chiesti se stiamo conservando davvero bene i nostri farmaci? Un problema tanto comune quanto sottovalutato, che sarà al centro dell’incontro “Conservazione e uso dei farmaci in estate” questa sera – mercoledì 9 aprile – a Vignola nell’ambito della 54ª edizione della Festa dei Ciliegi in Fiore. Organizzata e ospitata dal Circolo Paradisi con la collaborazione di Federfarma Modena e il patrocinio del Comune di Vignola, la serata vedrà come relatori la dottoressa Chiara Ajolfi, direttrice del Dipartimento interaziendale Azienda Usl di Modena e Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e anche il farmacista vignolese Guido Sapori.
Sapori, perché è importante parlare della conservazione dei farmaci?
«Perché c’è ancora tanta disinformazione. La maggior parte delle persone usa i farmaci solo al bisogno, e non sempre ha le informazioni giuste su come conservarli. Se ne parla in farmacia, certo, ma con l’abitudine crescente di acquistare farmaci online, il rischio di confusione aumenta».
Cosa succede a un farmaco se viene conservato male?
«Può perdere efficacia. I farmaci devono essere conservati a temperature precise, spesso non superiori ai 25 gradi. In estate, in una casa senza aria condizionata, raggiungere quelle temperature è facile. E questo compromette la qualità del medicinale: non arriva integro, non funziona come dovrebbe, e quindi può anche diventare inefficace o pericoloso».
Quindi il frigorifero può essere una soluzione?
«Sì, in certi casi, come con l’insulina o i colliri».
Durante i viaggi estivi quali errori bisogna evitare?
«Il classico errore è lasciare i farmaci in macchina, magari nel cruscotto o nel bagagliaio sotto il sole. Le temperature salgono troppo. In inverno si può anche usare il bagagliaio, ma in estate bisogna avere l’aria condizionata accesa o portarli con sé in borsa».
Cosa dovrebbe esserci in un “kit da viaggio” per l’estate?
«Consiglio sempre tachipirina, antidolorifico, fermenti lattici, colliri e le creme solari. Anche per queste vale il discorso della conservazione: sulla confezione c’è il simbolo del barattolo aperto con i mesi indicati, che non è la scadenza, ma il tempo in cui il prodotto resta efficiente dopo l’apertura. Non dovremmo usare una crema solare aperta l’estate precedente, per capirci, perché magari non é scaduta, ma perde di efficacia».
Parlava dei colliri: perché è importante conservarli bene?
«Alcuni colliri devono stare sotto i 6-8 gradi. Se non sono conservati correttamente, la loro azione può venire meno».
E in aereo?
«Suggerisco sempre di mettere i farmaci in stiva, che è più fresca della cabina».
Cosa si può fare per migliorare la consapevolezza su questi temi?
«Serve più informazione. Il nostro compito, come professionisti, è anche quello educare le persone all’uso corretto e sicuro dei medicinali. Solo così possiamo davvero tutelare la salute».
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