Nonna Gemma compie 100 anni: faro e pilastro di cinque generazioni
L'anziana ha 23 tra figli, nipoti, pronipoti e trisnipoti ed è una saggia dispensatrice di consigli. E’ stata ospite a scuola dalla nipote maestra per raccontare ai bambini com’era la vita 100 anni fa
MODENA. Oggi nonna Gemma compie 100 anni e lo fa circondata da una famiglia numerosissima: 5 generazioni. Nelle foto insieme ai suoi cari, mostra l’orgoglio per il nucleo familiare che è riuscita a riunire intorno a sé e che continua ad allargarsi. In quegli scatti in cui lei si trova al centro del divano, il resto del sofà è nascosto dai più piccoli, gli ultimi nati, che le sono seduti a fianco.
Cinque generazioni
Gianfranco, Giuliana, Marco e Marcella, Eugenia, Marco, Thomas, Vedis, Solanny, Giovanni, Valentina, Maria Vittoria, Valeria, Marco, Emma, Andrea, Arianna, Martina, Leonardo, Beatrice, Jesse, Ginny: Gemma Cavani è mamma di 4 figli, nonna di 6 nipoti, 7 pronipoti e dei 6 figli dei suoi pronipoti. Per tutti loro nonna Gemma, che centenaria non sembra, con la sua memoria di ferro è una saggia dispensatrice di consigli, perché «comunque c’è sempre una soluzione». In una delle sue foto, commossa, mostra con fierezza il biglietto di auguri pasquali realizzato alcuni mesi fa dai piccoli studenti di una delle nipoti, Eugenia Cristiani, maestra di italiano, geografia, storia e musica alle primarie Don Milani, a Casinalbo.
Com'era la vita cent'anni fa...
Gemma esprime la contentezza di aver sostituto, per una volta, le fonti storiche presenti sui manuali scolastici e di essere stata lei a ltestimoniare la vita di 100 anni fa, aiutata da alcuni oggetti personali, come un paiolo, un vecchio telefono ed un ferro da stiro da riempire con carbone ardente del camino. Come raccontare ai bambini di oggi la propria infanzia trascorsa in campagna? Lei, che percorreva tutte le mattine 5 chilometri a piedi per arrivare a scuola, una volta rientrata a casa doveva aiutare i genitori, nell’orto, a raccogliere i frutti della terra.
La Gemma bambina
Tra i suoi passatempi, oltre a saltare la corda ed a balzellare per vincere a “campana”, non potevano mancare le sue fedeli compagne di gioco, delle pannocchie che trasformava in bambole preziose. Questa era la sua felicità, quella di chi, pur non avendo molto, riusciva a valorizzare la semplicità. E così, in tempi di guerra e durante i periodi di carestia, la fame la spingeva nei campi alla ricerca di qualche radicchio che diventasse il suo pasto.
Che storia la sua vita...
Gemma, nata l’11 aprile 1925 a Piumazzo, si è trasferita subito dopo a Recovato. Modena, la città dove sono cresciuti i suoi figli, l’ha conosciuta nei tempi che seguirono il suo matrimonio con Tonino. Non c’è stato giorno della loro vita insieme in cui non si siano dati il bacio della buonanotte, anche se avevano avuto qualche piccola discussione: questo è il tenero ricordo che nonna Gemma ama conservare del marito Antonio, venuto a mancare anni fa, ma con cui è arrivata a festeggiare i 60 anni delle nozze di diamante. Mentre Tonino era portiere di notte in un albergo, Gemma faceva la sarta in casa, confezionando per una ditta tutine da neonati e perfezionando l’arte del cucito, una dote che avrebbe messo al servizio della sua famiglia.
Cuoca esperta
I pranzi e i suoi menù tradizionali per Pasqua e per Natale, la generosità e lo spirito d’accoglienza: così la nipote Eugenia ricostruisce i tanti momenti che ha trascorso con Gemma, la nonna che le ha insegnato a fare i tortellini, mentre lei cercava di mangiarne il ripieno senza essere vista. Pur ripetendo spesso “vivo alla giornata”, senza fare programmi per il domani, Gemma ha trascorso parte dei suoi 100 anni tessendo la propria vita al fianco di 4 generazioni e occupandosi del loro futuro, giorno dopo giorno.