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Pasqua e ponti, turismo ok: «Modena piace agli stranieri»

di Ginevramaria Bianchi
Pasqua e ponti, turismo ok: «Modena piace agli stranieri»

La primavera si conferma periodo privilegiato per gli arrivi. Francesca Soffici, direttore tecnico di ModenaTur: «I numeri migliori? Quelli di turisti che arrivano da Germania e Austria, poi quelli di Francia e Stati Uniti, mentre cinesi e giapponesi prediligono le metropoli per il primo viaggio in Italia»

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MODENA. C’è chi parte in anticipo per godersi un assaggio d’estate, chi approfitta dei ponti per visitare le grandi città d’arte, e chi, invece, tra una colomba e un uovo di cioccolato, sceglie il calore della famiglia. Insomma, è tempo di Pasqua, e anche Modena si prepara a diventare il cuore pulsante di un turismo in movimento, tra visite guidate, tour enogastronomici e il fascino senza tempo della cultura emiliana. La città e la sua provincia, come confermano i dati, continuano a crescere nel cuore dei viaggiatori italiani e stranieri. E se il trend dell’anno scorso dovesse confermarsi, il 2025 si preannuncia come un altro anno da record.

«Grandi frutti»

«Non è possibile stabilire un numero preciso dei visitatori in arrivo per la settimana di Pasqua e quella successiva del ponte del “25 Aprile”, però nell’ultimo periodo tutta la rete turistica di Modena e provincia e le campagne che propongono tour guidati qui a Modena stanno dando grandi frutti – spiega Francesca Soffici, direttore tecnico di ModenaTur –. Con la scusa del museo tradizionale dell’aceto a Spilamberto, per dire, uno viene in visita anche alla Ferrari, al Palazzo dei Musei, sulla Ghirlandina. E così via». Un mix irresistibile per chi cerca un’esperienza autentica, in un equilibrio perfetto tra storia, gusto e motori. E i numeri lo dimostrano. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, la provincia ha registrato un incremento dello 0,1% degli arrivi italiani e un balzo del +11,9% di turisti stranieri. Anche i pernottamenti sono in aumento: +3,6% per gli italiani e +10,7% per gli stranieri, con una crescita complessiva del +3,8% sugli arrivi e del +5,7% sulle presenze.

Cavallino, ma non solo

«Speriamo ovviamente di replicare questo dato, se non di fare meglio – commenta Soffici –. Primavera e autunno, dopotutto, sono le stagioni in cui Modena riscuote un maggior successo. Quest’anno sta andando molto il mix tra arte, sapori e motori. Tutti brand che hanno un grande appeal, a partire dalla Ferrari». Ma non è solo la casa del Cavallino Rampante ad attrarre turisti. I visitatori vogliono entrare nel cuore dell’Emilia, scoprire da dove nasce il gusto che conquista il mondo: «L’enogastronomia è centrale, così come l’andare all’origine del prodotto. Penso al museo dell’aceto balsamico tradizionale di Spilamberto, alle ditte che producono il nostro Lambrusco, ai corsi di cucina, alle visite guidate nei borghi…».

Medaglia d’oro alla Germania

I mercati di riferimento? In primis Germania e Austria, seguiti da Francia e Stati Uniti: «Gli europei e gli americani hanno un grande interesse per le nostre terre. Meno i giapponesi e i cinesi, che è più facile che per la loro prima volta in Italia preferiscano le metropoli – aggiunge –. Dal 2019 al 2024 gli arrivi sono aumentati del 44%». Una crescita favorita anche dal lavoro di comunicazione e promozione: il portale visitmodena.it è diventato un punto di riferimento per i turisti in arrivo, una bussola digitale capace di orientare tra eventi, orari di apertura e itinerari: «Proprio in vista della Pasqua abbiamo fatto una pagina con tutti i monumenti aperti per le festività a Modena e provincia – conclude Soffici –. Modena si fa trovare pronta. Il nostro obiettivo è accogliere, raccontare e far vivere un territorio che ha tanto da offrire, tutto l’anno». 

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