Violenza choc in pieno centro a Sassuolo: prima la lite, poi spunta un’accetta
Testimone il consigliere comunale Francesco Macchioni, la cui armeria si affaccia su piazza della Libertà: «L’inseguimento con l’arma in mezzo ai passanti»
SASSUOLO. Una discussione sempre più pesante, i toni che si alzano e, alla fine, uno degli aggressori che estrae un’accetta e si mette a inseguire altri due uomini in pieno centro, di venerdì pomeriggio, davanti a passanti attoniti e terrorizzati. È accaduto dopo le 19 tra piazza Libertà e la stazione dei treni per Reggio, a Sassuolo. Solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato che le conseguenze di questo episodio potessero essere più gravi. Ma adesso il clima di tensione in città è palpabile, con l’opposizione in consiglio che va all’attacco e chiede un intervento urgente per garantire maggiore sicurezza. Anche perché testimone dell’accaduto è stato un consigliere di minoranza, Francesco Macchioni, che venerdì pomeriggio era al lavoro nella sua storica armeria che si affaccia su piazza della Libertà.
La testimonianza
«Ero nel mio negozio - dice Macchioni - intento a parlare con un cliente, quando due ragazze, visibilmente terrorizzate, sono corse dentro chiedendo aiuto. “Fuori sta succedendo un caos, aiutateci!”, hanno gridato, indicando la piazza. Sono uscito immediatamente per capire cosa stesse accadendo, e la scena che mi si è presentata davanti era surreale. Un gruppo di individui stranieri stava aggredendo verbalmente due loro connazionali, insultandoli con ferocia e prendendone uno successivamente per il bavero con violenza. La situazione è degenerata: uno degli aggressori ha estratto un’accetta dalla giacca, brandendola minacciosamente e inseguendo i due connazionali, che correvano per salvarsi. Intorno, il panico totale: i passanti spaventati si allontanavano in fretta in cerca di riparo».
Macchioni spiega che, a quel punto, ha subito preso in mano la situazione: «Un’arma del genere in pieno centro, con famiglie e bambini in giro? Inaccettabile. Non era solo una questione di ordine pubblico – sottolinea –ma di vite a rischio». Immediatamente Macchioni ha contattato le forze dell’ordine, descrivendo con precisione la gravità dell’accaduto e chiedendo un intervento. «Non potevo starmene fermo mentre la piazza si trasformava in un campo di battaglia», aggiunge. Mentre il gruppo di aggressori si disperdeva, alcuni di loro si sono diretti verso il supermercato di via Goito, gli altri due verso via San Giorgio. All’arrivo della polizia, Macchioni ha fornito una descrizione dettagliata e indicato la direzione di fuga, ma l’amarezza resta profonda.
La riflessione
«Non è possibile che in pieno centro di Sassuolo si debba assistere a scene da far west con accette brandite - continua Macchioni - per fortuna, le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente per evitare il peggio, ma questo non basta a tranquillizzarci. Ogni giorno un’aggressione, un atto di violenza, un episodio che ci ruba un pezzo di serenità», denuncia Macchioni. Il consigliere prosegue: «Non passa settimana senza che il centro storico sia teatro di episodi che spaventano i residenti e allontanano chi vorrebbe vivere o lavorare qui. La mia armeria è sempre stata un luogo di incontro per la comunità, ma ora mi sento come se fossi in trincea, in una città che non riconosco più».
Macchioni punta il dito anche contro le telecamere di videosorveglianza: «Non prevengono nulla e non aiutano a identificare i responsabili». La riflessione si sposta anche sulla necessità di implementare le forze dell’ordine: «Dove sono gli agenti quando un uomo brandisce un’accetta in pieno centro? Dove sono quando la paura prende il sopravvento?». E, infine, la stoccata al sindaco Mesini: «Continua a ribadire che è tutto sotto controllo. Sotto controllo? Io vedo solo un’escalation di degrado e paura. Non è allarmismo, è la verità che viviamo ogni giorno».
L'intervento
Anche il gruppo Lega Sassuolo è intervenuto: «Siamo stanchi di aver paura di uscire di casa, a qualsiasi ora del giorno. La sicurezza era la priorità della precedente giunta, spesso anche sbeffeggiata dalla sinistra sassolese per questo motivo. Una cosa è certa, non abbiamo mai sottovalutato alcuna circostanza e gli stessi amministratori erano i primi a segnalare situazioni sul nascere, non negando gli avvenimenti. Se la polizia locale è composta da un organico così numeroso è certamente merito della scorsa amministrazione e che l’attuale sindaco si vanti di aver ampliato l’organico della Locale è davvero pura ironia».