In Canalchiaro apre la Bottega San Francesco: «Così è rinata Premiata Salumeria Telesforo Fini»
Lo storico negozio ha riaperto i battenti negli stessi locali
MODENA. Corso Canalchiaro. Sotto i portici, una vetrina all’angolo con Rua dei Frati Minori, scrigno di una tradizione lontana e chiusa da diversi anni, ridà il benvenuto alla cittadinanza. Sono le porte della “Bottega San Francesco”, la nuova enogastronomia nata negli storici locali della Premiata Salumeria Telesforo Fini.
I nuovi proprietari
L’apertura è avvenuta lunedì, e ad accoglierci è Marco Olivi Mocenigo, il nuovo proprietario: «La base principale dell’attività è la rosticceria da asporto, rigorosamente fatta in casa, supportata anche da una selezione di salumi, formaggi, prodotti confezionati, e olio. La mia è una scelta certamente in controtendenza: mi affido solo a piccoli produttori locali che promuovono la qualità. L’obiettivo è di creare una bottega che unisca la tradizione culinaria modenese alla ricerca continua di prodotti unici e autentici. In un mondo dominato dalla grande distribuzione, io credo nella tradizione e nella valorizzazione dei prodotti Made in Modena».
La curiosità dei cittadini
Nelle scorse settimane, il locale aveva già attirato l’attenzione della cittadinanza, con una vetrina parlante che aveva offerto un assaggio del progetto. Oggi, spalancate le porte, i modenesi non hanno resistito a curiosare: «Finora è stato un successo, nonostante non avessimo lanciato grandi campagne pubblicitarie. Il personale è giovane, molto entusiasta ma anche tutto da formare, e così volevamo prenderci alcune settimane di “rodaggio”. Sono tanti i clienti che mi hanno confermato che mancava in città un punto di riferimento della qualità, un posto che raccogliesse il testimone di Telesforo Fini. I nostri sapori sono quelli che si possono trovare nelle famiglie tradizionali del territorio. L'inaugurazione ufficiale avverrà fra qualche settimana, e stiamo valutando, in futuro, di allestire un dehors esterno per organizzare degli aperitivi».
Cento anni di storia
Per il gestore, il locale ha un valore affettivo importante: Olivi era già proprietario delle mura del negozio e con la sua famiglia ha sempre abitato nei piani superiori dell’edificio di Corso Canalchiaro. Ha dedicato anni a studiare la gastronomia modenese, esplorando mercati, parlando con i produttori e scoprendo sapori nascosti. Si è laureato magistrale in scienze gastronomiche Slowfood, per poi conseguire un master in Food and beverage. «Era il 1912 quando la mia bisnonna Eugenia Masi Olivi firmò il primo contratto di affitto con Telesforo Fini. La Salumeria era un posto magico dove ci si sentiva avvolti da un caldo abbraccio – racconta Olivi – che sapeva di genuino amore per le cose buone e per le persone. A metà degli anni ottanta sono quindi entrato nella storia dei Fini, cresciuto guardando quella vetrina ogni qualvolta uscivo di casa e soprattutto sentendo gli inconfondibili profumi. Quei momenti hanno segnato il mio percorso e ho capito che la mia più grande passione erano i sapori della mia terra. Ho studiato, viaggiato e lavorato, guidato dal richiamo di quei sapori che da allora non mi ha mai abbandonato. E ora è il mio momento di restituire ciò che mi hanno dato». La nuova attività proverà dunque ad avanzare una proposta innovativa sulle orme dell’iconico Telesforo Fini. La storia dell’azienda, oggi un colosso dell’alimentare, ebbe origine nel 1912, quando Telesforo avviò una realtà imprenditoriale che si estese poi alla ristorazione, al settore alberghiero e all’azienda produttiva. La bottega di Canalchiaro rimase il punto di riferimento dei modenesi, attività capace di tessere passato e presente.