Gazzetta di Modena

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Rifiuti, dalla Tari alla tariffa puntuale: il Comune prende tempo e alza i limiti per i conferimenti annuali

di Luca Gardinale

	Per l'indifferenziato ci sarà la tariffa puntuale
Per l'indifferenziato ci sarà la tariffa puntuale

Per i rifiuti extra da buttare si punta alla “penalità” da due euro invece che tre euro come inizialmente preventivato

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MODENA. Alla fine c’è anche un po’ di tempo in più rispetto alle previsioni, il che non guasta, tenendo conto della delicatezza del tema. Al centro c’è il nuovo sistema di tariffazione dello smaltimento dei rifiuti in città, che per quest’anno vedrà il passaggio dalla Tari alla tariffa puntuale, che sarà calcolata sulla quantità dei rifiuti indifferenziati che ogni famiglia butterà. Un tema che ieri sera è stato al centro della seduta congiunta delle commissioni consiliari Seta e Risorse, dedicata appunto alla “Illustrazione della proposta di deliberazione sul regolamento della tariffa puntuale”.

Cosa cambia in bolletta

A illustrare il percorso verso la nuova delibera è stato l’assessore all’Ambiente Vittorio Molinari, accompagnato dai dirigenti comunali del settore: dal punto di vista dei tempi, come previsto dalla proroga concessa dal governo, il termine per l’approvazione della tassa-tariffa sui rifiuti è slittato da fine aprile a fine giugno. Uno slittamento che consentirà all’amministrazione comunale di definire meglio alcuni aspetti centrali per far partire il nuovo sistema, anche se per quest’anno i modenesi pagheranno comunque la tariffa minima: in sostanza, la nuova tariffa puntuale entrerà in vigore già per il 2025, ma il pagamento delle quote extra legate ai conferimenti in più per la raccolta indifferenziata è sospeso.

La nuova fattura di Hera

Nella bolletta - una fattura che arriverà da Hera (quindi non più dal Comune) a luglio e a dicembre - i cittadini troveranno quindi l’indicazione degli “sforamenti” e di quanto avrebbero pagato con il sistema pienamente a regime, ma appunto pagheranno la tariffa minima, come se non avessero fatto alcun conferimento extra di rifiuti indifferenziati.

Quanto si pagherà

Ma quanto si pagherà dunque nel 2025 con la nuova tariffa? In linea di massima, per le utenze domestiche la bolletta dovrebbe essere simile a quella pagata con la Tari, mentre i costi cresceranno per le utenze commerciali, anche se con l’introduzione della tariffa sarà possibile scaricare l’Iva, e questa possibilità dovrebbe assorbire almeno in parte gli aumenti.

Numero massimo di conferimenti: quanti?

Un aspetto centrale che sarà definito da qui a giugno è quello del numero massimo di conferimenti di rifiuti indifferenziati per non incorrere nelle penali: un tema che a gennaio, con la lettera inviata ai cittadini da Comune ed Hera, aveva scatenato una serie di polemiche sulla tabella dei conferimenti gratuiti inserita nel documento, ma poi “disconosciuta” dal sindaco Mezzetti, che aveva parlato di numeri indicativi. E proprio su questi numeri si sta lavorando, con la certezza che la delibera prevederà limiti più alti di quelli indicati dalla contestata tabella, che per esempio prevedeva 24 aperture all’anno (quindi due al mese) per una famiglia di 3 persone. Ovviamente sarà centrale capire di quanto saranno aumentati quei limiti, ma la certezza è che potremo buttare i rifiuti un po’ più frequentemente di quanto previsto inizialmente. L’altro aspetto importante riguarda l’entità della “penale” per i conferimenti extra: la volontà del Comune è quella di scendere rispetto all’ipotesi di 3 euro a sacchetto, avvicinandosi a quota 2.