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L’ex Sipe si trasforma per un giorno nella “palestra” dei cani antidroga

di Mattia Vernelli

	L'esercitazione all'ex Sipe
L'esercitazione all'ex Sipe

Unità cinofile della polizia locale di Udine, Pordenone, Padova, Verona, Rimini, Brescia e Treviso hanno partecipato all’esercitazione insieme al cane Fait dell’Unione Terre di Castelli

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SPILAMBERTO. Ha avuto luogo presso l'ex Sipe il corso delle unità cinofile appartenenti alla polizia locale. Sono state 9 le certificazioni rilasciate ai cani e ai rispettivi conduttori provenienti da tutta Italia: province di Udine, Pordenone, Padova, Verona, Rimini, Brescia, Treviso e dall'Unione Terre di Castelli. Tra i cani addestrati c’era anche Fait: il pastore tedesco, protagonista di numerose operazioni antidroga del Corpo unico di polizia locale dell’Unione Terre di Castelli, si è allenato e ha superato il test assieme all’inseparabile conduttore Luca.

L’organizzatore

«Ringraziamo il Comando della polizia locale dell’Unione Terre di Castelli che ha ospitato questa attività importante per le unità cinofile. L’ex Sipe di Spilamberto è un luogo ideale per corsi di questo tipo, perché è composto da edifici e da aree verdi, in cui possiamo lavorare in sicurezza ricreando una situazione ideale per l’esercitazione. È fondamentale avere a disposizione un’area vasta e lontana dai centri abitati, in modo da non creare disagi e fastidi». A spiegare i lavori è Rinaldo Brega, agente del Corpo di polizia locale dell'Unione dei Comuni Pratiarcati, in provincia di Padova, e formatore della Global K9 Italia, azienda che organizza e rilascia le certificazioni alle unità cinofile. «I cani seguono un addestramento basato su Sokks – continua l’agente – un prodotto creato da un laboratorio tedesco con micro quantità di stupefacenti. È un materiale sicuro e per gli umani e il cane: esercitandosi con questa sostanza, crea una memoria olfattiva “pura”, grazie alla quale possono riconoscere poi tutte le altre sostanze stupefacenti. Periodicamente, poi, vengono sottoposti a certificazione con simulazioni di ricerche reali, effettuate nascondendo sostanze sequestrate agli spacciatori».

Le unità cinofile

Le razze canine impegnate erano prevalentemente pastori tedeschi, oltre a un pastore belga, pastore del Lagorai, labrador e border collie. «Quello tra padrone e cane è un binomio inscindibile, si crea una grande fiducia reciproca. Anche l’operatore impara a riconoscere i segnali del cane. Quando l’esemplare aggancia un odore, infatti, assume specifici comportamenti: cambia il movimento della coda, lo sguardo, si siede e punta forte la fonte di odore», conclude Brega. Come detto, tra i grandi protagonisti dell’esercitazione c’era Fait, pastore tedesco di 6 anni in forza al Comando dell’Unione Terre di Castelli dal 2020. Fait ha un “curriculum” di tutto rispetto: la sua formazione è iniziata proprio alla Global K9 Italia di Padova, dove ha ricevuto l'abilitazione alla ricerca di sostanze stupefacenti. Attualmente, il cane è anche iscritto al gruppo Cinofilo di Protezione Civile “Lupi dell’Appennino Reggiano”, dove partecipa regolarmente ad addestramenti che comprendono socializzazione, formazione di base e gestione in diverse situazioni. La diligenza di Fait è dettata anche dal fatto che vive in famiglia insieme al suo conduttore, un decisione presa di comune accordo con il comandante, al fine di promuovere il benessere dell’animale rafforzare la relazione tra cane e conduttore. L’esemplare è stato scelto per il suo carattere aperto, deciso e riflessivo, che gli consente di comportarsi adeguatamente in qualsiasi situazione con la cittadinanza.

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