Piandelagotti piange Elio Palandri, volontario instancabile per la comunità
Morto a 76 anni, è stato presidente di Lapam Frassinoro, socio fondatore di Avis e Avap e capogruppo degli alpini: «Con il suo gruppo ristrutturò la chiesetta di San Geminiano, punto di riferimento per chi venera il patrono di Modena»
FRASSINORO. A far nascere il ricordo della solidarietà di Elio Palandri, scomparso ieri (venerdì 18 aprile) all’età di 76 anni, sarà anche la chiesetta di San Geminiano di cui si lui è preso cura, a Boscoreale, là dove si incontrano «i sentieri religiosi che attraversano l’appennino modenese. Con il suo gruppo di alpini ristrutturò la Chiesetta, un importante punto di riferimento per chi venera il patrono di Modena», ricorda Ferdinando Lunardi, suo amico di lunga data.
Un volontario instancabile
In questa ed in tante altre occasioni Elio ha offerto il proprio aiuto alla sua comunità, a Frassinoro, dove è nato ed è stato uno dei soci fondatori dell’Avis e dall’Avap e, per moltissimi anni, capogruppo degli alpini a Piandelagotti. «Era un uomo dall’aspetto severo e burbero, ma sempre disponibile quando qualcuno aveva bisogno d’aiuto o era necessario organizzare delle manifestazioni in paese», continua Lunardi. I funerali si svolgeranno lunedì 21 aprile alle 10 presso la chiesa di Piandelagotti.
Il cordoglio di Lapam
Elio Palandri è stato uno storico associato di Lapam Confartigianato, per anni presidente della sede associativa di Frassinoro e consigliere della categoria Legno e Arredo. Per questo motivo, Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato, lo ricorda: «Siamo estremamente addolorati: la sua scomparsa rappresenta un grave lutto per tutta la comunità di Piandelagotti, a cui era legatissimo e per cui si era instancabilmente speso, e per la nostra associazione, dove ha ricoperto per lunghi tratti incarichi di grande importanza». Per Riccardo Baroni, responsabile della sede Lapam Confartigianato di Frassinoro, e per tutta l’associazione Elio è stato una fonte d'ispirazione grazie alle sue doti umane ed imprenditoriali. «I valori di fedeltà e amore per la montagna li rappresentava anche nella sua mission associativa oltre che rifletterli nel lavoro quotidiano», racconta Baroni. «Si è sempre speso per le istanze delle micro, piccole e medie imprese, portando avanti i valori dell’artigianato e incarnando appieno lo spirito imprenditoriale e associativo».