Gazzetta di Modena

Modena

Chiesa in lutto

Duomo di Modena gremito per la messa in suffragio del Papa. Il vescovo Castellucci: «Sapeva arrivare al cuore»

di Manuel Marinelli

	Il Duomo gremito, a destra il vescovo durante la lettura dell'omelia
Il Duomo gremito, a destra il vescovo durante la lettura dell'omelia

Tantissimi i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione delle 18. «Era un uno di noi, sempre vicino ai più deboli. Umile e buono: non lo dimenticheremo»

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MODENA. Qualcuno, durante la toccante omelia del vescovo Erio Castellucci, ha anche lasciato scendere qualche lacrima sul volto, subito asciugata con un fazzoletto. Ma poi, voltandosi e vedendo di non essere il solo si è lasciato andare in un Duomo gremito di fedeli per la messa in suffragio di papa Francesco. I modenesi non sono voluti mancare, per dedicare una preghiera e un pensiero al compianto pontefice. Nei banchi in prima fila anche le istituzioni: il sindaco Massimo Mezzetti con la moglie, la sua vice Francesca Maletti e l’ex sindaco e ora assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, poco più in là Luca Negrini (FdI) e Piergiulio Giacobazzi (Fi).
L’omelia del vescovo
«Non nascondeva il suo carattere spontaneo e il suo senso dell’umorismo e la preferenza per le cose modeste ed essenziali, a partire da riti e cerimonie – ha detto il vescovo durante l’omelia – È stato soprattutto un pastore innamorato di Gesù, la sua profonda cultura unita ad una solida memoria era posta a servizio dell’annuncio del vangelo, la sua predicazione diretta arrivava al cuore e si legava alla vita quotidiana, facendo spesso riferimento a persone incontrate e fatti vissuti. Non chiedeva mai niente se non di pregare per lui. La forza della preghiera lo ha sostenuto anche nei momenti più difficili». Castellucci ha poi condito il ricordo con un aneddoto personale: «Quattro anni fa ho avuto un incontro con lui a tu per tu. Dato il clima familiare gli ho chiesto come facesse ad essere sempre sereno: mi rispose che pregava. “Ricordati di pregare per me e non contro di me” mi disse poi alla fine con la sua ironia».

Le dediche dei fedeli
La gente, la sua gente, non lo dimenticherà. Per i suoi messaggi e per essersi sempre immerso tra il popolo. «La scelta del nome Francesco mi colpì fin da subito: nessuno aveva mai scelto quel nome prima e già da quello capii subito che non era un Papa come gli altri. Ha saputo parlare con tutti e avvicinare tanti alla Chiesa, anche chi magari non crede. È stato un grande» ricorda Claudio Mariuzzo con la moglie Franca. «Una persona buona, sempre accanto agli ultimi, ai poveri. Andava in carcere a baciare i piedi ai detenuti: ha preso davvero le orme di Gesù. Ha servito il signore fino all’ultimo, quando ho saputo la notizia ho pianto. Ora me lo immagino lassù con Benedetto XVI e Giovanni Paolo II» racconta affranta Rosaria Iuorio.
«Stamattina mia sorella, che è atea e con la quale litigo spesso proprio a proposito di temi religiosi, era incredula. È rimasta colpita, mi ha scioccato il modo in cui ha reagito, stava quasi più male di me, che sono credente. Io sono un insegnante in carcere, per cui le visite di Francesco ai detenuti mi sono rimaste davvero impresse. “Perché io e non loro” è la frase che mi è rimasta più in pressa, ci penso spesso quando entro in carcere – spiega Carmine Bello – Penso spesso che potrei esserci anche io al loro posto. Francesco era il Papa dei poveri e dei carcerati. Ora vado in Duomo a pregare per lui».
«Era un Papa moderno con idee innovative, sempre vicino alla gente. Aveva rifiutato di vivere in Vaticano, un gesto che dimostra quanto fosse una persona umile che credeva davvero in quello che predicava. Dispiace davvero tanto per la sua morte, difficilmente ci sarà un altro papa come lui. Amare gli altri, perdonare e non farsi sopraffare dalla disperazione: questo è il suo insegnamento e quello che mi porterò per sempre. Non dimenticherò mai quando durante la Pandemia ha attraversato piazza San Pietro deserta ed è andato a pregare da solo per chiedere la fine del Covid» commentano invece Alda Maria Zagnoni e Rosi Roli.