Gazzetta di Modena

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La scomparsa

È morto Aldo Hugo Sallustro amministratore di Panini

di Giovanni Medici

	Aldo Hugo Sallustro, amministratore delegato di Panini
Aldo Hugo Sallustro, amministratore delegato di Panini

Lutto improvviso: aveva 75 anni, ha lavorato fino a venerdì sera

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MODENA. Panini in lutto: è morto improvvisamente a 75 anni Aldo Hugo Sallustro, amministratore delegato dell’azienda e che fino a venerdì sera ha lavorato in ufficio. Il professionista italo-argentino era alla Panini dal 1992, quando aveva rilevato l’azienda con un pool di investitori italiani, di cui faceva parte anche la De Agostini Editore: Sallustro, ingegnere, nato a Buenos Aires il 26 novembre 1949, proveniva dal Gruppo Merloni.

Gli inizi
Sono quelli anni complicati per l’azienda fondata nel 1961 dai fratelli Giuseppe, Benito, Umberto e Franco Panini, visto che in poco tempo passa di mano più volte. Nel 1986 l’impresa aveva visto entrare infatti nella sua compagine azionaria con il 25% del capitale Carlo De Benedetti, mentre un altro 10% lo rilevò Mondadori. Giuseppe Panini, alla guida dell’azienda, coltivava all’epoca l’idea di quotarla in Borsa proprio con il supporto di De Benedetti. Progetto che non andrà in porto: la Panini passerà nel 1988 al Gruppo inglese Maxwell, e dopo alterne vicende, alla De Agostini e Bain Gallo Cuneo nel 1991.

Lo zampino di Sallustro

Nel 1994 arriva l’americano Marvel Entertainment Group e poi nell’ottobre 1999 il ritorno stabile in mani italiane, artefice proprio Sallustro (grazie all’ingresso di Fineldo del Gruppo Merloni). Nel 2013 Sallustro firma l’acquisizione della divisione periodici della Disney (Disney Publishing), che pubblica in Italia Topolino e altre riviste per bambini. Nel 2016 Fineldo se ne va, e il manager italo-argentino, già da oltre un ventennio amministratore delegato, viene affiancato in Cda dalle sorelle bolognesi Anna (presidente del Cda) e Maria Francesca Baroni.

L’assetto societario

A pagina 41 del Bilancio 2023 dell’azienda Waterfall Italia spa e N.I.P. srl risultano formalmente i due azionisti della Panini spa, che quell’anno ha contabilizzato 210 milioni di utile d’esercizio. La prima, riferita alle sorelle Baroni, ha il 73.7% delle quote, la seconda, rappresentata da Sallustro, il 26.3%.
Le figurine fanno gola…
L’azienda ha fatto segnare un fatturato di 1,5 miliardi nel 2023, triplicati rispetto ai 500 milioni del 2017: negli ultimi anni è finita spesso sui giornali come possibile preda di investitori stranieri. Il Corriere della Sera il mese scorso segnalava l’interesse di SilverLake, fondo d’investimento multimiliardario e secondo azionista di City Football Group, di cui detiene il 18%. È la società che controlla club calcistici come Manchester City, Girona, Palermo. In passato si era parlato di altri possibili acquirenti sotto forma della concorrente a stelle e strisce Topps company ma anche del campione di baseball Alex Rodriguez, ex di Jennifer Lopez. Periodicamente sono apparse poi notizie di stampa su advisor che avrebbero proposto il dossier Panini a diversi fondi d’investimento.

Il colosso

Panini oggi non è solo leader mondiale nel settore delle figurine adesive, ma anche nelle card collezionabili, nella pubblicazione e distribuzione esclusiva di fumetti di produzione Usa (i supereroi Dc e Marvel ad esempio) ma anche quelli Disney, di riviste per bambini e ragazzi e manga giapponesi in Europa e America Latina. L’anno scorso ha festeggiato i trent’anni di Panini Comics e ha proseguito l’espansione sul mercato digitale. L’Italia è il suo mercato principale. Ha filiali sparse per il mondo e ben 14 società fanno capo alla capofila modenese. I suoi prodotti (solo le figurine stampate sono 30 miliardi l’anno!) sono venduti in 150 paesi. Ha 1.200 dipendenti (500 la Panini spa). Chi la guiderà dopo la lunga era Sallustro? 

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