In viaggio a Roma con 900 giovani modenesi, tra Giubileo degli adolescenti e funerali del Papa – Le foto
Ragazzi e ragazze della Pastorale giovanile delle Diocesi di Modena-Nonantola e Carpi hanno raggiunto la Capitale: la “base” presso la città militare di Cecchignola, dove la Protezione civile ha tirato su da zero con grande rapidità una piccola città
ROMA. Condivisione, amicizia, comunità. Con la consapevolezza di vivere da vicino un momento storico e, a loro modo, di entrarci proprio a farne parte della storia. Sono 900 i giovani modenesi delle Diocesi di Modena-Nonantola e Carpi partiti ieri – venerdì 25 aprile – direzione Roma. Motivo? Il Giubileo degli adolescenti, confermato anche se inevitabilmente un po’ stravolto dalla morte di papa Francesco, a cui tutti hanno dedicato pensieri e preghiere in attesa di partecipare oggi al funerale.
Il Giubileo degli adolescenti
Una tre giorni in pellegrinaggio per vivere un’esperienza a 360 gradi lontani dai comfort di tutti i giorni e come un’unica grande comunità in cammino. La sveglia suona presto, ritrovo al PalaPanini per i modenesi, ma da tutta la provincia, da Finale Emilia a Montefiorino, partono pullman colmi di giovani, dai 12 a 17 anni. Con loro animatori, educatori e don. Tutto è orchestrato al centimetro dalla Pastorale Giovanile, al timone, come sempre, ci sono don Simone Cornia ed Elena Rocchi. Il viaggio verso Roma scorre, c’è qualche volto nuovo che subito viene incluso all’interno del gruppo e fatto sentire a casa. Sono giorni caotici: la Capitale appare come un grande frullatore cosmopolita: sono in arrivo centinaia di migliaia di fedeli da tutto il mondo per l’addio al Papa, oltre agli uomini e le donne più potenti del pianeta. La “base” è presso la città militare di Cecchignola, dove la Protezione civile ha tirato su da zero con grande rapidità una piccola città di tendostrutture in cui quasi mille modenesi si mescolano insieme ai fedeli di Como e Oristano: una piccola città da quasi 2000 abitanti guidati dalla fede.
La Via Lucis nel quartiere Eur
Dopo aver sistemato sacchi a pelo ed effetti personali si riparte verso la prima vera meta di questo Giubileo: la chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel quartiere Eur, per la celebrazione della Via Lucis presieduta da monsignor Rino Fisichella, responsabile del Giubileo. I giovani pellegrini affollano la scalinata antistante già 3 ore prima. Ora i fedeli modenesi si fondono con culture e persone da ogni parte del mondo: brasiliani (che attaccano bottone subito con i parrocchiani di San Faustino) portoghesi, slovacchi e francesi giusto per fare qualche esempio. Qualcuno si fa autografare la maglia per ricordo: un cimelio che rimarrà per sempre indelebile nella memoria (oltre che nell’armadio). Alle 18 inizia il rito, che ripercorre le tappe della storia di Gesù, dalla Resurrezione alla Pentecoste. La scalinata è colma ed offre uno spettacolo per i passanti, che infatti si fermano a fare foto e video.
Il funerale di papa Francesco
Il clima è gioioso sì, ma il pensiero è sempre rivolto al Santo Padre appena scomparso: tanti ragazzi conservano intatto il ricordo di Bergoglio: «Circa sette anni fa papa Francesco prese in braccio una mia amica e le diede un bacio, fu un’emozione incredibile assistere a un gesto di bontà del genere fatto in modo spontaneo e sincero dal Papa. Porterò con me per sempre quel momento, resterà per tutta la vita impresso nella mia memoria», raccontano Anna e Ludovica della parrocchia di San Faustino. Al ritorno il sole cala e in marcia insieme si raggiunge nuovamente il “campo base”, non prima di aver celebrato la messa lungo il cammino. C’è tempo per mangiare qualcosa, poi tutti a dormire. Perché l’indomani (oggi) la sveglia è suonata presto per raggiungere San Pietro, dove una muraglia infinita di gente si è recata per assistere ai funerali di papa Francesco: con loro, anche un gruppo di giovani modenesi.
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