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Il processo

Tentata estorsione sessuale all’ex calciatore Antonio Cinelli: «Inviamo le chat a tua moglie»

di Stefania Piscitello

	Antonio Cinelli
Antonio Cinelli

L'attuale vice allenatore del Modena Under 17, sposato con la sassolese Viola Gualandri, minacciato ai tempi di Vicenza. Tre persone condannate: due a 3 anni e 6 mesi, la terza a 2 anni e mezzo

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MODENA. Avevano provato a usare quelle chat “compromettenti” per convincere Antonio Cinelli, ex calciatore professionista e oggi vice allenatore dell’Under 17 del Modena calcio, a consegnare loro ben 20mila euro. «Dacci i soldi oppure riveliamo tutto a tua moglie». Erano questi più o meno i toni delle minacce per cui la banda di tre che avevano messo in atto il piano criminale è finita a processo con l’accusa di tentata estorsione.

Il processo

Un’accusa per cui nei giorni scorsi sono anche arrivate le condanne: 3 anni e mezzo a testa per due dei componenti del gruppo, due anni e mezzo per il terzo. Ad emettere la sentenza è stato il tribunale di Vicenza, dove è approdata la vicenda processuale che ha visto come vittima e parte civile l’ex calciatore 35enne Antonio Cinelli, che in carriera ha vestito la maglia del Sassuolo (dal 2010 al 2012) ed è stato anche capitano del Vicenza. A lui, vittima di questo sexy ricatto, andrà anche un risarcimento di 4mila euro oltre al pagamento delle spese legali che ha dovuto sostenere per questa pesante vicenda.

Le minacce

Cinelli, quando si è sentito “accerchiato” da queste richieste, non ha ceduto e anzi è andato dai carabinieri a sporgere denuncia, riuscendo così a incastrare la banda che sostanzialmente lo aveva minacciato di inviare a sua moglie – la sassolese Viola Gualandri, ndr – quelle conversazioni tra lui e un’altra donna che avrebbero potuto compromettere il suo matrimonio. «O consegni il denaro oppure tua moglie verrà a sapere dei messaggi che ti sei scambiato con la mia fidanzata», gli era stato detto. Secondo quanto ricostruito, principale artefice della tentata estorsione è stato un 24enne che si sarebbe messo in contatto tramite social con l’ex calciatore, minacciandolo e chiedendogli un appuntamento, sostenendo di essere in possesso di materiale che avrebbe dimostrato il suo tradimento.

Gli arresti

Era il 2019 e Cinelli aveva così incontrato il 24 enne che, insieme al cugino 43enne (anch’esso condannato) gli aveva chiesto la cifra mostrandogliela sullo schermo del cellulare: in fase processuale è emerso che la richiesta era di 20mila euro anche se Cinelli aveva letto 2mila. Era stato così fissato un altro incontro per la consegna del denaro, ma in realtà quella volta si presentarono i carabinieri in borghese. I due erano fuggiti ma qualche giorno dopo sono stati arrestati. Sotto accusa anche una 26enne che avrebbe dato al fidanzato le informazioni per ricattare poi il calciatore. Lei però si dice innocente. Fatto sta che sono arrivate le condanne per tutti e tre: per il 24enne e la 26enne tre anni e mezzo, per il 43enne due e mezzo.

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