Scontro tra corriera e monopattino: giovane muore investito
L’incidente in via Turri a Reggio Emilia alle 7 di oggi: la vittima è Umer Maqbool, ventunenne di origine pakistana. Il bus era guidato da un autista 62enne di Sassuolo, che ha subito allertato i soccorsi: «Pensavo che mi avessero tamponato», ha confessato, provato, dopo la tragedia
REGGIO EMILIA. Aveva appena scaricato i passeggeri in stazione e dopo una breve sosta per la colazione in un bar, era ripartito percorrendo via Emilia Ospizio, a Reggio Emilia, a bassa velocità. All’altezza di via Turri, ha iniziato la manovra di svolta, come ogni giorno, per raggiungere la tangenziale, tornare a Sassuolo e rifare lo stesso tragitto al contrario. Non si è accorto che sulla corsia opposta viaggiava, nella sua stessa direzione, un giovane alla guida di un monopattino. Questione di istanti, poi il botto violentissimo. E la resa davanti alla più tragica delle realtà: il giovane travolto dall’autobus, schiacciato dalla ruota anteriore sinistra, morto dopo pochissimi istanti.
La tragedia alle 7 del mattino
È la tragedia andata in scena questa mattina, 29 aprile, quando non erano ancora le 7. A perdere la vita è stato Umer Maqbool, 21enne di origine pakistana, la cui residenza corrisponde con il municipio. Nonostante la chiamata ai soccorsi, l’arrivo tempestivo sul posto dell’ambulanza e dell’automedica e le manovre di rianimazione per lui purtroppo non c’è stato niente da fare. Tocca agli agenti della polizia locale di Reggio Emilia, ora, cercare di fare piena luce sull’accaduto. A partire dalla ricostruzione della dinamica dell’incidente.
L’autista della corriera
La corriere fa parte della flotta di Saca, che sostituisce la linea ferroviaria Tper da Reggio Emilia a Sassuolo. Questa mattina, il conducente aveva appena portato in stazione i primi passeggeri della giornata. Stava tornando alla stazione dei treni di Sassuolo. Non c’era nessuno sul mezzo, soltanto il 62enne che nei pressi della stazione di servizio di via Emilia Ospizio aveva improntato la manovra di svolta, dato la precedenza ai mezzi – ancora pochi per la verità a quell’ora – che proveniva da di fronte, quindi aveva svoltato su via Turri. Quando ha girato ha sentito l’urto fortissimo alla sua sinistra. «Ho pensato che mi avessero tamponato» confida l’uomo, provato, dopo la tragedia. Quando ha arrestato il mezzo ed è sceso la realtà gli ha raccontato un altro scenario. È stato lui a chiamare il 112, a far arrivare i soccorsi, a chiedere aiuto.
L’arrivo dei soccorritori
Tutto, però, purtroppo si è rivelato inutile. Per il giovane Umer non c’è stato niente da fare. È rimasto a terra senza vita, dove il personale sanitario non ha potuto fare altro che coprire con un telo bianco il corpo. Accanto, lo zaino con i suoi effetti personali, le scarpe da ginnastica e il monopattino nero, finito sotto la corriera. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno chiesto aiuto alla centrale operativa di Modena che ha inviato a Reggio Emilia l’autogrù necessaria a sollevare il mezzo.
Le indagini sulla dinamica
Intanto, gli agenti della polizia locale di Reggio Emilia hanno iniziato gli accertamenti. Sull’asfalto hanno tracciato i segni che registrano distanze e punto di collisione. La via Emilia è stata chiusa il tempo necessario, poi il mezzo di Saca è stato spostato in via Turri, il cui accesso all’Ospizio è stato interdetto per oltre un paio d’ore. La salma di Umer è stata ricomposta al cimitero di Coviolo. La polizia locale è riuscita a rintracciare i famigliari che lì hanno svolto il mesto rito del riconoscimento. La procura ha aperto una indagine, sulla base dei rilievi della polizia locale, deciderà se sono necessari accertamenti di natura autoptica.