Assistente alla poltrona faceva la dentista: sequestrato uno studio odontoiatrico a Modena
Il caso è emerso durante una recente ispezione igienico-sanitaria condotta dai carabinieri del Nas di Parma: la donna e il medico titolare dello studio sono stati denunciati e indagati per esercizio abusivo di una professione
MODENA. Durante una recente ispezione igienico-sanitaria in uno studio odontoiatrico di Modena, i carabinieri del Nas di Parma hanno sorpreso l’assistente alla poltrona mentre eseguiva pratiche riservate esclusivamente alla professione odontoiatrica all’interno della bocca di un paziente, operando sotto la direzione e supervisione del medico titolare dello studio.
I provvedimenti
La scoperta è avvenuta nell’ambito dei controlli volti alla tutela della salute pubblica e al contrasto dell’abusivismo professionale. Alla luce delle prove raccolte, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo delle attrezzature e dei locali dello studio odontoiatrico, impedendone l’ulteriore utilizzo, e hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Modena l’odontoiatra e la sua assistente alla poltrona, indagati per esercizio abusivo di una professione.
Le reazioni
«Ci attiveremo immediatamente presso gli organi competenti per chiedere il nominativo del professionista coinvolto». Lo annuncia il dottor Roberto Gozzi, presidente della commissione Albo odontoiatri (659 iscritti) dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena, commentando l’esito dell’ispezione dei carabinieri del Nas. «L’Ordine dei medici, e in particolare la commissione albo odontoiatri, è da sempre vigile per prevenire situazioni e fenomeni che possano sfociare nei reati di abusivismo e prestanomismo – sottolinea il dottor Gozzi – Siamo un organo ausiliario dello Stato ed è nostro compito istituzionale tutelare il cittadino dai rischi che può correre in termini di salute pubblica.
Un caso di esercizio abusivo della professione, pur doloroso, non deve però minare la fiducia nei confronti dei colleghi che lavorano correttamente e con professionalità».