Gazzetta di Modena

ORLANDO (USA). Gli occhi concentrati e orgogliosi di espositori e produttori, quelli curiosi di architetti e clienti. Poi un grande nastro rosso, un paio – altrettanto grande – di forbici e un continuo via vai di persone arrivate qui, a Orlando, negli Stati Uniti, da ogni parte del globo. E ancora: i flash delle macchine fotografiche, i sorrisi e le strette di mano. Ma soprattutto l’attenzione puntata su un prodotto – la ceramica – che, dalle nostre parti, conosciamo piuttosto bene. Sono le 9.55: il nastro rosso cade a terra, tagliato in due, e le porte della fiera si aprono. In Italia è metà pomeriggio di un martedì qualunque: non qui in Florida, dall’altra parte dell’oceano. Qui è la mattina dell’inaugurazione di Coverings 2025, la più importante fiera internazionale di superfici ceramiche e pietre naturali del Nord America e per quattro giorni “casa” per 80 marchi arrivati in Florida dal distretto ceramico di Sassuolo. Tornato all’Orange County Convention Center di Orlando per la sua 35ª edizione, Coverings – 360mila metri quadrati e oltre 26mila presenze attese – è luogo di incontro per i professionisti del design, gli architetti e i protagonisti del settore alla ricerca delle ultime novità in fatto di materiali per superfici. Mai come quest’anno, però, può rappresentare un importante crocevia in termini di prospettive per un settore che dipende per oltre l’80% dalle esportazioni. Il riferimento, com’è facile intuire, è ovviamente all’aumento dei dazi.

Viaggio nella fiera

Dopo il taglio del nastro, scendiamo con le scale mobili ed ecco, spalancate, le porte della fiera. Camminiamo una manciata di minuti e ci troviamo davanti al padiglione italiano. Organizzato da Confindustria Ceramica e situato nella South Hall del Centro Congress, il Padiglione Italia è il cuore della fiera: qui ci sono le esposizioni di 80 tra i più importanti marchi ceramici italiani e le collezioni di piastrelle all’avanguardia che incarnano la sostenibilità e l’innovazione tecnologica tricolore. Al centro c’è lo stand Ceramics of Italy, “Giardino all’Italiana”, progettato dal famoso studio di architettura newyorkese HDR. Caratterizzato da elementi di design modulare e riutilizzabile, lo stand mette in mostra la versatilità della ceramica italiana applicata ai pavimenti, agli arredi personalizzati e alle strutture tridimensionali dello stand. Qui espositori, architetti e imprenditori e fanno network, riunioni e incontri. Al suo interno è visibile anche la nuova campagna di Ceramics of Italy “I Choose Responsibility” con l’obiettivo di incoraggiare i designer, i progettisti e i consumatori a fare scelte consapevoli utilizzando la ceramica italiana. Attorno a questo spazio, ecco le esposizioni di tutti i marchi presenti in fiera: esposti, ci sono le ultime tendenze del design e le innovazioni all’avanguardia della ceramica italiana, gli elementi di arredo e le collezioni con certificazioni di sostenibilità.

Programma ricco

Coverings 2025 offre anche l’opportunità di ascoltare alcuni dei principali protagonisti del settore. Come Emilio Mussini e Armando Cafiero, rispettivamente presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere e direttore generale di Confindustria Ceramica, affiancati da Carlo Angelo Bocchi, di ITA-Italian Trade Agency di Miami, che saranno i protagonisti della conferenza stampa internazionale Ceramics of Italy. Ci sarà poi la proclamazione dei vincitori del prestigioso concorso di architettura Ceramics of Italy Tile Competition 2025, giunta alla seconda edizione, e il Confindustria Ceramica North American Distributor Award 2025, che premia un distributore che ha dimostrato una consolidata conoscenza e dedizione ai prodotti ceramici italiani.

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