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Modena, nuova stretta sugli affitti brevi: cresce la tassa di soggiorno

Modena, nuova stretta sugli affitti brevi: cresce la tassa di soggiorno

Aumento di un euro per tutte le strutture extra-alberghiere a partire dal 1° luglio: si passa da 50 centesimi a 2,50 euro al giorno

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MODENA. A partire dal 1° luglio 2025, le strutture extra-alberghiere che accolgono turisti, dalle case per vacanze agli affittacamere, dovranno fare i conti con un ulteriore aumento della tassa di soggiorno. L’imposta, che già da questo mese vede un incremento di un euro per tutte le strutture ricettive, subirà un nuovo rialzo di un ulteriore euro, proprio per le tipologie di alloggio extra-alberghiere, come case vacanze, Bed & Breakfast, affittacamere e case per ferie.

Il provvedimento
La decisione, presa dalla giunta comunale il 30 aprile 2025, si inserisce in una strategia più ampia che cerca di rispondere alla crescente domanda di un turismo sempre più diversificato e orientato verso le forme di ospitalità non tradizionale. La nuova tassazione si propone, infatti, di finanziare politiche volte a migliorare l’attrattività della città, investendo in iniziative di promozione turistica e sostenibilità. Questa revisione della tassa di soggiorno arriva dopo un confronto tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria, tra cui Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam. Il focus è stato il crescente fenomeno degli “affitti brevi”, un settore che ha registrato negli ultimi anni una crescita esponenziale, sia in termini di presenze turistiche che di prezzi per il pernottamento, diventando sempre più simile all’offerta delle strutture alberghiere tradizionali.
Chi riguarda
La nuova imposta si articola, come detto, in due fasi distinte: il primo aumento di un euro, deliberato a febbraio 2025, che è già entrato in vigore il 1° maggio 2025, e che riguarda tutte le strutture ricettive, sia alberghiere che extra-alberghiere. La seconda parte dell’aumento, di un euro aggiuntivo, avrà effetto dal 1° luglio 2025 e colpirà in modo specifico le strutture extra-alberghiere. Dunque: case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma di impresa, case e appartamenti per uso turistico di proprietà di privati, attività saltuarie di alloggio e prima colazione, case per ferie, Bed & Breakfast e affittacamere.

Cosa cambia

Si passerà, in questo modo, dagli attuali 50 centesimi al giorno a 2,50 euro al giorno, come previsto dagli ultimi aumenti che entreranno in vigore a partire dal 1° luglio.

Le motivazioni
A spiegare questa scelta è stata la stessa giunta comunale, che ha sottolineato come gli aumenti derivanti dalla tassa di soggiorno «saranno destinati a rafforzare le politiche di attrattività turistica della città». Gli introiti aggiuntivi, infatti, saranno vincolati a progetti di promozione turistica e di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di migliorare l’immagine della città e attirare un turismo di qualità, che rispetti il territorio e le esigenze della comunità locale. Una parte delle risorse potrebbe anche essere impiegata per migliorare le infrastrutture, promuovere eventi e attività culturali che contribuiscano ad arricchire l’esperienza turistica e a valorizzare il patrimonio cittadino. Perché è sempre più necessario trovare soluzioni che bilancino gli interessi degli operatori, le necessità fiscali e l’esigenza di tutelare la qualità dell’esperienza turistica. Ora, quindi, la sfida, è quella di far combaciare gli aumenti con un cambiamento che possa rispondere agli ostacoli del turismo moderno, senza compromettere la vivibilità della città e la qualità dei suoi servizi. 

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