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Il Conclave dalla A alla Z: ecco come verrà eletto il successore di Papa Francesco


	Cardinali riuniti dal 7 maggio per eleggere il nuovo Papa
Cardinali riuniti dal 7 maggio per eleggere il nuovo Papa

Le parole che diventeranno di uso comune dal 7 maggio, quando i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina, fino all’elezione del nuovo pontefice. Dalla Stanza delle Lacrime all’Habemus Papam, tutto quello che c’è da sapere

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Domani, mercoledì 7 maggio, i cardinali si chiuderanno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa, il successore di Francesco. Ma quali sono i termini da conoscere per comprendere il conclave? Ecco l’alfabeto del Conclave.

  • A come acclamazione: il nuovo Papa viene presentato dalla loggia che si affaccia a San Pietro con l’Habemus Papam. Accettazione canonica: è il momento solenne in cui il cardinale eletto pontefice accetta formalmente l’elezione e sceglie il nuovo nome come titolare della Cattedra di San Pietro, vescovo di Roma.
  • B come ballottaggio: se ci saranno tre fumate nere, i cardinali si fermeranno per un giorno: altri colloqui e preghiere. Si riprende con altri 7 scrutini e in caso nuovo stop e altre sette tornate. Se l’accordo non si trova dopo 34 votazioni si va al ballottaggio: con il voto dei due candidati più votati dell’ultima tornata.
  • C come comignolo: il camino collegato alla stufa dentro la Cappella Sistina: li’dentro vengono bruciate le schede coi nomi dei votanti.
  • D come divieto: niente comunicazioni con l’esterno, nè cellulari, nè video, nè giornali.
  • E come “Extra Omnes”: il fuori tutti che il maestro delle celebrazioni liturgiche, monsignor Diego Ravelli, pronuncerà per chiedere ai cardinali non elettori di uscire dalla Sistina.
  • F come fumate: il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina per informare il pubblico sull’esito del voto: fumata nera ovvero non c’è ancora un papa; fumata bianca il papa è stato eletto. La Cappella Sistina è dotata di un camino e a ogni votazione viene fatto uscire del fumo colorato. Nella stufa si bruciano le schede, dopo lo scrutinio. Saranno due al giorno, una a fine mattina; l’altra a fine pomeriggio (salvo elezione immediata del Papa).
  • G come giuramento: prima delle operazioni di elezione ogni cardinale giura sulla Bibbia impegnandosi alla segretezza.
  • H come “Habemus Papam”: formula con cui si annuncia al popolo l’elezione del nuovo pontefice l’elezione del nuovo Papa. “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!” (“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo un Papa!”) è l’annuncio cerimoniale che il cardinale protodiacono, il primo dei cardinali dell’ordine dei diaconi, dà al popolo quando, a seguito del conclave, viene eletto il nuovo Papa. L’annuncio viene pronunciato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. Segue la presentazione del nuovo papa.
  • I come infirmarii: i tre cardinali che si recheranno dalla Sistina a Santa Marta per fare votare eventuali elettori infermi.
  • L come lista: la lista dei cardinali votanti comprende 53 europei, 37 americani, 23 asiatici, 18 africani, 4 australiani.
  • M come messa: le giornate al conclave scandite da preghiera, messa mattutina, vespri serali, votazioni.
  • N come nome: quello che sceglierà il Papa, solitamente in omaggio ad un predecessore.
  • O come ordini: i cardinali si suddividono in tre ordini: Vescovi, presbiteri, diaconi.
  • P come Pro eligendo Pontifice: la celebrazione per il Papa da eleggere. Si terrà il 7 Maggio alle 10.
  • Q come quorum: il numero di voti necessari per eleggere il Papa. In questo conclave 89.
  • R come residenza: i cardinali elettori soggiorneranno a Santa Marta durante il Conclave.
  • S come Stanza delle lacrime: è la stanza adiacente alla Sistina dove il nuovo Papa si ritira subito dopo l’elezione per riflettere. La stanza detta anche del pianto contiene anche tre taglie differenti di vesti papali (piccola, media, grande).
  • T come trasporto: i cardinali elettori saranno trasportati da Santa Marta alla Sistina con un bus speciale.
  • U come Urbi et Orbi: benedizione solenne che il nuovo papa dà alla città di Roma (Urbi) e al mondo (Orbi) dopo l’elezione dal balcone centrale di San Pietro. È la Costituzione che regola la sede vacante e il conclave, in pratica la bussola per il Collegio cardinalizio.
  • V come voto: i cardinali compilano la scheda, la mettono in un’urna sull’altare; a fine voto la scheda viene trasferita in un’altra urna.
  • Z come zitti: i cardinali dovranno rimanere in assoluto silenzio col mondo esterno.