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Tra salute e sociale

Musica e solidarietà, CantaMo dona cinque defibrillatori alla polizia locale

di Paola Ducci
Musica e solidarietà, CantaMo dona cinque defibrillatori alla polizia locale

Teatro Storchi sold out e grande successo domenica sera per la serata quest’anno dedicata al musicista scomparso Thomas Romano: raccolti oltre 7500 euro

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MODENA. Teatro Storchi sold out e grande successo domenica sera per il CantaMo, la serata di musica e solidarietà quest’anno dedicata al musicista scomparso Thomas Romano, che ha raccolto più di 7500 euro e grazie alla associazione partner dell’evento Chiara Cassano, con la collaborazione degli Amici del cuore, ha donato al Comandante della Polizia locale di Modena Alberto Sola un defibrillatore che verrà dato in dotazione alle pattuglie della in servizio. «Ma ne acquisteremo altri 4 per le Polizie locali di Terre d’Argine, Unione Sorbara e Unione comuni Area nord», fanno sapere gli organizzatori di CantaMo.

L’impegno 
Sono comunque già otto i defibrillatori Dae in dotazione alle pattuglie della Polizia locale di Modena in servizio in città e tutti gli operatori del Corpo di via Galilei hanno seguito un apposito corso di formazione Blsd (Manovre di rianimazione di base con ausilio di defibrillatore) per l’utilizzo dell’apparecchio salva vita.
«La presenza capillare in città di dispositivi salvavita – ha commentato Sola - è davvero importante, come dimostrato sabato scorso nel caso dello scooterista salvato proprio grazie all’utilizzo di un defibrillatore installato in luogo pubblico. Ed è ugualmente importante la possibilità per la Polizia locale di disporre di questi dispositivi sanitari sapendoli utilizzare: questo consente ai nostri equipaggi impegnati nel presidio della città, spesso tra i primi ad arrivare sul luogo del bisogno, di poter dare il proprio contributo in caso di emergenza, anche laddove non sia disponibile un dispositivo nelle vicinanze».

La cardiologa
A rafforzare l’importanza di questi dispositivi è anche la cardiologa e docente Unimore Maria Grazia Modena. «In provincia di Modena sono attualmente presenti oltre mille Dae censiti nel Registro tenuto dal Servizio Emergenza Territoriale 118 di Modena – informa- Ogni defibrillatore, che sia per uso privato o in ambienti pubblici, deve essere regolarmente registrato. Questo registro è da diversi anni fulcro centrale dell’app “Dae Responder”, scaricabile su ogni smartphone da un cittadino maggiorenne. La stessa applicazione consente di rilevarne peraltro la localizzazione www.118er.it/dae/dae. In centro a Modena ne abbiamo 15 e in provincia ci sono comuni virtuosi come Sestola dove se ne trovano 7 tra luoghi pubblici e privati». « I Dae- puntualizza la professoressa- sono semplicissimi da utilizzare, perché guidano “parlando” l’operatore, una volta che abbia accertato che si tratti di un arresto cardiaco, in tutte le manovre. Per tutti questi motivi è fondamentale fare i corsi».

Croce Rossa e Avis in campo
Promotrice dei corsi per l’utilizzo di Dae è la Croce Rossa insieme ad Avis. Ma da segnalare che anche l’ospedale di Sassuolo organizza corsi presso il Centro di salute medica avanzata dell’azienda ceramica Florim di Fiorano. «Voglio infine segnalare che nelle scuole oggi vengono svolti corsi per l’utilizzo dei defibrillatori – conclude Modena-penso invece che manchino informazione diffuse sull’utilizzo e sull’importanza dei Dae tra la popolazione meno giovane. Sarebbe utilissimo che venisse introdotta qualche pillola sotto forma di spot televisivo, per esempio, per promuovere i corsi per tutti o si adottassero strategie di più capillare educazione, se non altro anche solo per far capire alla popolazione come si identifica un arresto cardiaco».