“Oltre l’abbandono”: il docufilm che racconta la nuova vita nel canile di Carpi
L’opera nasce da un’idea di Gian Marco Papa, la prima proiezione in programma il 23 maggio al cinema teatro Ariston di San Marino. Sono 50mila i cani abbandonati ogni anno in Italia, solo il 30% riesce a trovare una nuova casa
CARPI. “Oltre l’abbandono - Quando il canile diventa rinascita” è il titolo scelto per il documentario che racconta la seconda vita dei cani, quella che inizia quando varcano per la prima volta i cancelli del canile di Carpi, dove sono state realizzate le riprese. Il docufilm verrà svelato per la prima volta al cinema teatro Ariston di San Marino di Carpi il 23 maggio. L’evento è sold out, tanto che è già stata presa in considerazione una seconda proiezione sempre all’Ariston il 13 giugno. Anche se le voci narrante provengono da volontari e addetti ai lavori, da istruttori e da chi ha adottato i cani, i veri protagonisti sono proprio gli animali ospitati nella struttura. L’opera nasce da un’idea di Gian Marco Papa che ha così unito le sue due più grandi passioni: quella per la creazione di contenuti e quella per gli animali, che lo ha spinto nel 2019 a iniziare il suo servizio da volontario nel canile di Carpi. «Ho vissuto sulla mia pelle ciò che viene raccontato nel documentario - ha spiegato Gian Marco Papa - so cosa deve affrontare quotidianamente un cane abbandonato, quante difficoltà deve affrontare. Volevo condividere queste esperienze con gli altri e avvicinarli a questo mondo, quindi ho pensato di realizzare, insieme ad una mia amica, un video che poi si è trasformato in un vero e proprio documentario. Sono davvero felice di sensibilizzare le persone su un tema che mi è così caro. Il documentario è rivolto soprattutto a chi vuole arricchire la propria vita con un cane. Mi farebbe piacere se li adottassero dai canili anziché comprare altri cuccioli, in modo che anche i cani abbandonati possano finalmente trovare un padrone. Il mio lavoro non è rivolto a chi ha abbandonato il proprio cane, che non penso guarderebbe mai un documentario del genere, ma a chi ha la sensibilità giusta per interessarsi alla vita di questi animali. Il messaggio che vorrei mandare è di speranza: io spero in un futuro migliore per questi cani e spero che questo documentario mi aiuti a realizzare questo desiderio». Vengono presentati i percorsi di rieducazione che molti di loro devono affrontare prima di essere pronti all’adozione. Gli istruttori cinofili che collaborano col canile spiegheranno come lavorano con l’animale. Vengono poi raccolte le testimonianze di persone che hanno già adottato uno degli “ospiti” del canile di Carpi, che raccontano quali motivazioni li abbiano spinti e come stia andando la loro vita con il nuovo cane. L’altro tema affrontato è quello dell’abbandono dei cani, che nel nostro paese, ad oggi, ha dimensioni preoccupanti: più di 50.000 cani vengono abbandonati ogni anno e soltanto il 30% trova una nuova casa. Il film analizza le cause di questo fenomeno, mettendo in luce le devastanti conseguenze per gli animali e per le strutture che si occupano di loro. Viene dedicato poi spazio ai pitbull, animali spesso considerati troppo pericolosi, motivo per il quale chi adotta i cani predilige altre razze. Questo è soltanto un falso mito, come viene spiegato all’interno del documentario.
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