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Sciopero record al Cavazzi Sorbelli: protesta il 90% di prof e personale

D.M.
Sciopero record al Cavazzi Sorbelli: protesta il 90% di prof e personale

Mobilitazione mai vista a Pavullo per chiedere il rilancio della scuola. «Non ci fermeremo finché non si cambia»

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PAVULLO. Già uno sciopero capace di riunire tutti – docenti, personale Ata, studenti e genitori – è stata una cosa senza precedenti nella storia della scuola. L’adesione poi plebiscitaria tra gli adulti – al 90% – è l’altra conferma di qualcosa di eccezionale accaduto ieri mattina all’istituto Cavazzi Sorbelli. Che è rimasto aperto, ma pressoché deserto.

Il corteo

I manifestanti sono partiti dalla scuola con bandiere e striscioni significativi: “Basta!”; “Ci meritiamo una scuola migliore”; “Chi non lotta ha già perso”. E hanno raggiunto il municipio, dove sono stati accolti in sala consiliare dai sindaci Davide Venturelli (Pavullo) e Simona Ferrari (Serra), insieme al presidente dell’Unione, Lorenzo Checchi. E qui si è tenuta un’assemblea intensa e sentita, che ha posto con grande forza al centro i problemi della scuola e le richieste della comunità, evidenziando anche l’anomalia di una figura dirigenziale che guida l’istituto da 16 anni. Il preside non era presente, impegnato in una gita.

I sindacati

Molto soddisfatti della mobilitazione tutte le sigle sindacali: «Lo sciopero, pienamente riuscito, ha voluto denunciare le criticità gestionali dell’istituto, chiedere maggiore trasparenza amministrativa ed economica, e rivendicare il rispetto e la valorizzazione del lavoro di tutto il personale scolastico» sottolineano Eleonora Verde (Flc Cgil Modena), Carmelo Randazzo (Cisl Scuola Emilia Centrale), Robertino Capponcelli (Gilda Unams Modena) e Alessia Gavioli (Snals Confsal Modena). Chiediamo un intervento immediato da parte dell’amministrazione scolastica: occorre riconoscere una situazione di diffuso disagio e agire con determinazione per ripristinare un clima di serenità, collaborazione e rispetto. Non ci fermeremo finché questi obiettivi non saranno raggiunti».

Genitori e studenti

«Questo sciopero non è contro, è per» evidenzia Roberta Ruggeri, presidente del Consiglio di Istituto rappresentante dei genitori. «Per un ambiente consono alla crescita dei nostri ragazzi: più di mille studenti che frequentano un istituto che tutti ci invidiavano, ma lasciato andare alla deriva negli ultimi anni. Supportato principalmente da insegnanti e Ata che, nonostante tutto, continuano ad andare ogni giorno a scuola per i nostri figli».

«La nostra scuola merita di più» rimarcano Filippo Colta, Niccolò Bartolacelli e Sara Mecagni, rappresentanti d’istituto. «Cantieri interminabili, comunicazioni poco chiare e un clima di tensione costante stanno compromettendo la qualità dell'ambiente scolastico. La mancanza di trasparenza nella gestione delle risorse e l’assenza di un dialogo costruttivo tra le diverse componenti della scuola rendono difficile costruire un percorso educativo sereno e produttivo. Crediamo che il Cavazzi possa tornare a essere una scuola di eccellenza. Ma perché questo accada, è necessario che l’amministrazione riconosca le criticità e agisca con un impegno concreto verso il cambiamento».

Il sindaco

«La manifestazione ha evidenziato un profondo sentimento di affetto verso la scuola, e desiderio di vederla rilanciare – nota il sindaco Davide Venturelli – è importante che continuino ad esserci prof, personale Ata, studenti e genitori che vogliono che questo istituto faccia la differenza. Come istituzioni, ci siamo assunti l’impegno a portare le loro richieste nelle sedi opportune».