La professoressa Cecilia Robustelli nominata accademica della Crusca
La docente di Studi linguistici e culturali di Unimore: «In 25 anni di servizio nell’Ateneo ho sempre cercato di nutrire il mio insegnamento con i risultati delle mie ricerche e delle mie esperienze all’estero, per sviluppare la riflessione scientifica sulla lingua e stimolare gli studenti a un suo uso consapevole»
MODENA. La professoressa Cecilia Robustelli di Studi linguistici e culturali di Unimore è stata nominata dal Collegio degli accademici della Crusca, riunitosi in seduta straordinaria, tra gli 11 nuovi accademici corrispondenti italiani dell’Accademia della Crusca.
«Sono grata all’Accademia della Crusca per la nomina ad accademica – commenta la professoressa Robustelli –, che considero un generoso riconoscimento dei miei studi nel campo della linguistica italiana, da quelli sulla sintassi storica e sulla politica linguistica europea – anche in qualità di delegata dell’Accademia nella European Federation of National Institutions for Language (efnil.org) di cui sono oggi vicepresidente – a quelli sul linguaggio sessista e non discriminante, un campo in cui si coniugano il mio impegno scientifico e quello civile a favore di un cambiamento culturale del quale l’uso della lingua rappresenta uno strumento potente. Nei miei 25 anni di servizio nel nostro Ateneo ho sempre cercato di nutrire il mio insegnamento con i risultati delle mie ricerche e delle mie esperienze all’estero per sviluppare la riflessione scientifica sulla lingua e stimolare a un suo uso consapevole le centinaia di allieve e allievi che hanno frequentato i miei corsi – tra i quali vorrei ricordare Lingua, linguaggio e genere – e mi hanno arricchito con le loro osservazioni vivaci e interessate: per questo vorrei condividere con loro la soddisfazione per questo riconoscimento».
Il corpo accademico dell’Accademia della Crusca è ora composto da 114 accademici, suddivisi in 3 classi: gli accademici ordinari (48) e gli accademici corrispondenti, a loro volta suddivisi in italiani (29) ed esteri (37), oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accademico ad honorem.