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Le indagini

Bambini maltrattati all’asilo, le reazioni dei genitori: c'è chi non sapeva nulla

di Stefania Piscitello
Bambini maltrattati all’asilo, le reazioni dei genitori: c'è chi non sapeva nulla

Indagate e sospese due educatrici del plesso Muratori di Soliera: hanno 64 e 67 anni. Insulti e spintoni ai piccoli. I genitori: «Siamo allibiti, non ci sono da una settimana»

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SOLIERA. C’era tra i genitori dei bimbi chi non ci aveva fatto caso. Eppure le due educatrici mancavano in classe da una settimana. Poi, ieri, la notizia choc che è rimbalzata di chat in chat, sui cellulari di mamme e papà dei piccoli che frequentano l’asilo Muratori di Soliera: due educatrici di 64 e 67 anni sospese, accusate di avere spintonato, strattonato e insultato alcuni alunni. Le indagini sono state svolte dal commissariato di polizia di Stato di Carpi, con il coordinamento della procura di Modena. Indagini svolte nel massimo riserbo, visto che perfino alcuni genitori dei bimbi della classe coinvolta non erano a conoscenza di quanto stesse avvenendo. Eppure da gennaio, quando alcuni genitori si erano rivolti alla polizia per segnalare che, tra le mura di quella classe, qualcosa non andava, le indagini si sono mosse in più direzioni.
Sulle due donne pendono gravi indizi di colpevolezza, assunti anche grazie a intercettazioni audio e video. Ci sarebbero quindi elementi forti a loro carico.

Le accuse
Le due professioniste finite al centro delle indagini hanno rispettivamente 64 e 67 anni. Sono, quindi, presumibilmente prossime alla pensione. Sono stati alcuni genitori a rivolgersi al personale del Commissariato di Carpi. È successo nel mese di gennaio, quando mamme e papà di alcuni bimbi – non è al momento stato definito quanti – sono andati alla polizia.
Hanno raccontato di quei sospetti terribili, arrivati forse notando che i propri figli avevano cambiato atteggiamento. Comportamenti insoliti, specie agli occhi dei genitori che, conoscendoli bene, si sono accorti che i piccoli erano diversi, forse più agitati, irrequieti o chissà, probabilmente mal disposti a recarsi all’asilo. Le famiglie dei bimbi coinvolti hanno sporto querele e l’asilo Muratori – da cui per il momento non arrivano dichiarazioni – è finito sotto la lente di ingrandimento della polizia, sotto la direzione della procura. Le due tate, quelle a cui i genitori affidavano ogni mattina i loro piccoli, avrebbero invece reso quel posto terribile per i bimbi. Li avrebbero strattonati e spintonati in diverse occasioni, rendendo per loro ogni giorno all’asilo un incubo da cui fuggire.
Tutti gli accertamenti sono stati svolti nel massimo riserbo, per consentire agli inquirenti di acquisire gli elementi necessari a costruire l’accusa.
Un’attività di indagine estremamente articolata, che è stata condotta anche – ma non solo – attraverso intercettazioni audio video: ciò ha permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico delle due indagate. A quel punto è scattato il provvedimento: la polizia di Stato ha applicato la misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante per quei presunti maltrattamenti su minori. Una sospensione della durata di dodici mesi, che è arrivata il 29 aprile, emessa dal gip del tribunale.

Le reazioni
Non tutti i genitori sapevano. C’è chi è stato informato ieri, quando la bufera si è abbattuta sulla scuola: «Lo abbiamo appena saputo. Nostro figlio frequenta proprio quella classe. Siamo abbastanza allibiti, eravamo all’oscuro di tutto. Le due tate non ci sono da una settimana ma non sapevamo il motivo».
E fino a ieri tra i genitori in tanti non nutrivano alcun sospetto: «Nostro figlio – continua – va sempre volentieri all’asilo e adora le tate. Tutte le sere gli chiediamo come è andata la giornata: non abbiamo mai avuto alcun presentimento».l