Gazzetta di Modena

Modena

L'intervista

L’arcivescovo Erio: «Papa Leone, nel suo nome c’è la pace»

di Paolo Seghedoni

	Papa Leone
Papa Leone

«Un uomo gentile e attento, ma anche deciso. La sua figura è in grado di unire tre culture diverse, promette molto bene»

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA L’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, don Erio Castellucci, non conosce bene il nuovo Papa, ma in realtà lo ha incontrato e tratteggia in poche parole un ritratto decisamente interessante del Pontefice di Chicago: «Non posso dire di conoscerlo, ma so chi è, quando un anno e mezzo siamo andati come vescovi della regione ecclesiastica in visita “ad limina” da papa Francesco, abbiamo incontrato anche lui e il dicastero per i vescovi che guidava. Ci è parso un uomo molto gentile e attento, capace di ascoltare ma anche molto deciso. È poi molto interessante il fatto che unisca tre culture diverse: quella nordamericana di origine, quella sudamericana dove è stato tanti anni come missionario, e quella di Roma, potremmo dire latina, dove ha lavorato a lungo essendo da tempo nella curia. Diciamo che promette bene». Mons. Castellucci ha anche una interpretazione molto acuta circa il nome scelto, Leone XIV, un nome che non era quelli maggiormente “pronosticati” anche se, a vedere i social qualcuno lo aveva ipotizzato (anche con ironia): «È chiaro che il suo intento nel nome è stato quello di scegliere la continuità con Leone I Magno, che è stato il garante della pace nel quinto secolo sia tra i cristiani che, sotto il profilo civile, tra i popoli della penisola italiana che erano spesso in guerra tra loro. E poi anche in continuità con Leone XIII, il Pontefice della Rerum Novarum, l’enciclica sociale per eccellenza».

La storia
Ma c’è anche un sacerdote modenese per cui quella di Chicago, dove è nato Prevost, è la «seconda diocesi», come dice lui stesso. Si tratta di don Massimo Nardello, teologo di Modena che ogni anno passa un periodo di studi presso la Catholic Theological Union (Ctu) di Chicago. E proprio in questa scuola il nuovo Pontefice, Leone XIV, ha ottenuto il titolo accademico di Master of Divinity. Don Nardello non conosce personalmente papa Leone («a Chicago è rimasto finchè non è andato a studiare a Roma e da lì in missione in Perù» osserva il teologo, ma la sua parrocchia americana è proprio a poche centinaia di metri dalla Ctu e, proprio in quella parrocchia, molte persone conoscono bene il primo Papa nordamericano: «Personalmente non l’ho conosciuto, ma tante persone della parrocchia lo conoscono bene. È un agostiniano e ha lavorato molto a Chicago, studiando appunto vicino alla parrocchia in cui vado quando sono là. Non posso dire molto di lui se non per quello che ho sentito dalle persone che conosco, ma di certo nella diocesi di Chicago è stato molto apprezzato e ha lavorato a lungo lì dal punto di vista pastorale».