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Martina Strazzer, da 0 a 100 in sei anni: «Con il cuore si fanno grandi imprese»

di Alice Tintorri

	Martina Strazzer e gli imprenditori premiati
Martina Strazzer e gli imprenditori premiati

L’imprenditrice modenese da 1,6 milioni di follower, fondatrice del brand di gioielli Amabile, si è raccontata al Museo Enzo Ferrari insieme a Michele Laterza (Mutti), Paola Bernardotto (Ettomio), Nino Scarcella (Egoitaliano) e Anna Molinari (Blumarine)

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MODENA. Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 6 maggio la prima edizione del format “Da zero a cento, storie di impresa”, ideato da Maja Argenziano, titolare dell’agenzia “Ideas4u marketing”, volto a promuovere l’eccellenza e il prestigio dell’imprenditorialità italiana.

I cinque imprenditori protagonisti

Il Museo Enzo Ferrari si è così trasformato nel palcoscenico per un incontro stimolante, in cui imprenditori e testimonial italiani si sono raccontati e hanno dato voce al made in Italy di fronte a una platea di giovani, composta dagli studenti universitari della Facoltà di Economia Marco Biagi. Michele Laterza, alla guida dell’area corporate communications di Mutti Spa, Paola Bernardotto, ideatrice e “madre” di Ettomio, Nino Scarcella, socio fondatore di Egoitaliano, e poi Anna Molinari del brand Blumarine e la giovanissima imprenditrice modenese Martina Strazzer, fondatrice di Amabile: sono stati loro gli ospiti e i protagonisti di storie di impresa partite da zero e arrivate fino a cento. «Oggi siamo qui per trasmettere un messaggio motivante e positivo alle giovani generazioni. Un messaggio che vive in ciascuna delle esperienze raccontate e che parla di creatività, di bellezza, di impegno e di fatica, di imprevisti e di soluzioni. Quando nasce un’impresa, insieme a essa nasce una meravigliosa opportunità di prosperità e di ricchezza, in qualunque senso lo si voglia intendere», è stato introdotto con queste parole il format dalla sua ideatrice, Maja Argenziano. Parole vere, che vivono e risuonano nelle storie che gli imprenditori hanno raccontato ai giovani.

La storia di Martina Strazzer

Tra loro l’attesissima Martina Strazzer, modenese, classe 2001, fondatrice e Ceo del brand di gioielli Amabile, che ha raccontato agli studenti e alle studentesse, quasi coetanei, cosa significhi avere 24 anni ed essere un’imprenditrice. Con una semplicità e una gentilezza disarmanti, ha ripercorso insieme ai ragazzi gli ultimi intensissimi anni, a partire dai lavori su commissione in cameretta, fino all’apertura del suo primo store “fisico” a Bologna: «Ho cominciato da zero, sola con la mia grande passione, realizzando piccoli pezzi su misura dalla mia stanza. Era il 2019: un gioiello alla volta, mentre condividevo il mio lavoro sui social e sognavo in grande. È grazie alla perseveranza e al successo ottenuto su Tiktok, dove le richieste arrivavano sempre più numerose, che nel 2020 nasce Amabile a tutti gli effetti». E da quel momento a oggi, Amabile è diventato grande, passando da zero a cento: sono più di 40 i dipendenti, centinaia di migliaia i pezzi prodotti, 1,6 milioni i follower di Martina su Tiktok. «Spero oggi di essere in grado di trasmettere un messaggio di fiducia nei confronti dell’imprenditoria, un mare tanto spaventoso, ma che con impegno, con le persone giuste e con un briciolo di follia, è possibile navigare. Con il cuore, mettendoci l’anima, è possibile fare tantissime cose», ha concluso la giovanissima e talentuosa Ceo di Amabile.

Passione, coraggio, fiducia, impegno, dedizione, ascolto, adattabilità: sono moltissimi gli elementi comuni nelle storie tanto diverse, raccontate dagli ospiti. Ed è proprio così, attraverso le voci dell’imprenditorialità italiana, che “Da zero a cento, storie di impresa” ha raccontato ai giovani la ricchezza del Made in Italy e della creatività, trasmettendo loro la cultura della ricerca e della formazione.