Mattarella torna in visita a Modena. Sarà all’Accademia per il Mak P100
Il presidente della Repubblica in città il 23 maggio per la cerimonia
MODENA. Una data: venerdì 23 maggio. Un luogo: il parco Novi Sad di Modena. Un’occasione speciale: il Mak P100. E un ospite d’eccezione: Sergio Mattarella.
Proprio così: il presidente della Repubblica sarà presente alla cerimonia con cui gli allievi dell’Accademia Militare – quest’anno quelli del 205° corso “Fierezza” – celebrano i cento giorni alla nomina a ufficiali. Cento giorni intensi, carichi di attesa, di emozione e responsabilità, che nella tradizione militare segnano il passo finale di un lungo cammino. E l’inizio di un altro.
La notizia della presenza di Mattarella ha subito alzato il profilo dell’evento, già di per sé solenne. Ma non è la prima volta che il Presidente sceglie di essere vicino a Modena e alla sua provincia: sono sei le visite fatte durante i suoi mandati.
I precedenti
Partiamo dalla più recente, proprio l’anno scorso: giugno 2024, Maranello, quando entrò nei cancelli della Ferrari per inaugurare l’e-building. Una giornata intensa tra visite, strette di mano e l’incontro con i lavoratori del Cavallino Rampante. Da loro ricevette addirittura una lampada realizzata appositamente per lui. E non solo, perché ci fu spazio anche per un tocco di dolcezza, un regalo speciale dall’amministrazione comunale di Vignola: una cassetta di ciliegie, quelle succose e rosse come il simbolo della città. E come dimenticare quando, direttamente dal Quirinale, la segreteria del Presidente fece sapere che erano state molto apprezzate.
«Buongiorno. Scusando il ritardo, desidero rivolgere alla sindaca, da parte del Presidente, i più sentiti ringraziamenti per l’omaggio delle vostre famose ciliegie e per le belle parole che lo hanno accompagnato», scrisse.
Ma andiamo ancora più indietro nel tempo, con una visita “indiretta”: dicembre 2022, teatro Valli, Reggio Emilia. Qui, UniMore celebrò il suo 847° anno accademico con una cerimonia solenne. E sul palco c’era anche lui, il Presidente della Repubblica.
Maggio 2022. A dieci anni esatti dal sisma del 2012, Mattarella si trovava in due dei luoghi feriti della Bassa modenese: Medolla e Finale. Portò con sé la memoria della tragedia, ma soprattutto il riconoscimento del lavoro fatto: «Guardiamo con fiducia al futuro – disse –. È stato giusto dare priorità a scuole e imprese. C’è ancora da fare, ma avete il sostegno dell’Italia intera».
Parole che si uniscono a quelle che aveva già pronunciato nel 2017, quando a Mirandola, durante la ricorrenza dei cinque anni dal terremoto.
E ancora: marzo 2019. È la volta di un’altra memoria, quella di Marco Biagi, ucciso nel 2002 dalle Brigate Rosse. Al fianco di UniMore e della Fondazione Marco Biagi, per l’annuale convegno in sua memoria, Mattarella pronunciò davanti a tutti parole forti: «Le Brigate Rosse sono state sconfitte dall’unità del popolo. A noi resta il dovere della memoria».
Torniamo al 2017, per la festa del “25 Aprile”. La cerimonia della Liberazione, forse per la prima volta, non si tenne in piazza Martiri, ma al Teatro Comunale, dove il Presidente tenne un discorso. Una scelta simbolica, per portare in un luogo più raccolto, ma denso di storia, il senso della Resistenza, della libertà, della Repubblica.
E ora, maggio 2025. Il Presidente torna. Ancora una volta a Modena, ancora una volta per testimoniare con la sua presenza la vicinanza dello Stato alla formazione, al dovere, alla responsabilità. Perché il Mak P 100 non è solo una festa per gli allievi ufficiali: è un rito di passaggio, è identità, è futuro. E con Mattarella tra gli ospiti, sarà anche memoria viva, impegno istituzionale, fiducia nel domani.