Sicurezza, il sindaco si infuria: «Da Fratelli d’Italia solo ipocrisia. Basta con questo teatrino»
Negrini (FdI) risponde: «Camporota rimetta la delega e chieda scusa a Modena»
MODENA. La sicurezza continua a incendiare il dibattito politico in città. Nella seduta di lunedì del Consiglio comunale l’assessora competente Alessandra Camporota ha perso le staffe dopo l’ennesimo attacco delle opposizioni. Anche il sindaco Massimo Mezzetti è intervenuto a darle manforte, rivolgendo al centrodestra un nuovo appello a collaborare su questo tema strategico per l’interesse di Modena e dei modenesi, di qualunque colore politico essi siano. Un intervento che segna un altro passo di allontanamento tra il primo cittadino e il capogruppo Fdi Luca Negrini, che dopo l’insediamento di Mezzetti si erano trovati d’accordo su diversi temi.
Mezzetti difende Camporota
«Se uscissimo dal teatrino della politica in cui ci rinfacciamo le responsabilità e, spogliandoci dei nostri panni di scena, iniziassimo a ragionare insieme e sempre insieme andassimo a Roma a chiedere conto di cosa è necessario per i territori e come si possano aiutare le amministrazioni locali, di qualunque colore siano, faremo un servizio migliore ai nostri cittadini - ha detto Mezzetti - pensare che si risolva il problema della sicurezza con i pochi mezzi e poteri a disposizione della polizia locale senza parlare mai di organizzazione della polizia di stato e delle forze dell'ordine sul territorio è ipocrita». Quindi, ha esortato il sindaco toccando il tema degli organici «che si parli di fascia A, B o C, la realtà è che abbiamo ancora gli organici fermi al 1989. Modena in 36 anni si è trasformata e noi abbiamo ancora gli organici della questura fermi. Vogliamo dirlo sì o no? Voi non lo dite mai ma a me basterebbe già adeguare gli organici e, soprattutto, modificare una politica di cui tutti ci dobbiamo far carico e a fronte delle trasformazioni che hanno investito l'intero paese e tutte le città italiane, di qualunque colore politico».
Negrini controbatte
Luca Negrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha controbattuto: «Quello che abbiamo sentito in aula durante la replica scomposta dell’assessore Camporota è un segnale evidente e preoccupante del totale scollegamento tra la realtà che vivono ogni giorno i cittadini in termini di sicurezza e vivibilità, e la visione dell’attuale assessore alla Sicurezza. Una distanza che non possiamo più accettare». Negrini prosegue con il suo affondo: «“Tutto sotto controllo” è il nuovo “è solo una percezione” ed è un’espressione che offende un’intera città. Una città che ogni giorno chiede attenzione, ascolto e risposte concrete. Se il cambio di passo non arriva, ora ne conosciamo il motivo: per l’assessore non serve, perché “è tutto sotto controllo”. Ma sotto il controllo di chi, ci domandiamo? Delle baby gang che continuano a proliferare sul territorio? Degli spacciatori che occupano i parchi e impediscono alle famiglie di viverli con serenità? Degli immigrati irregolari che il Comune ha accolto senza essere in grado di gestire realmente il fenomeno, figlio dell’approccio ideologico della sinistra che ha fallito miseramente? Come abbiamo ribadito anche in aula – aggiunge Negrini – il tema della sicurezza va affrontato con un’azione corale: serve un assetto strategico che metta insieme forze dell’ordine e Polizia Locale. Dopo quanto accaduto ieri in aula, l’assessore Camporota si concentri sulle altre deleghe, rimetta quella alla sicurezza e chieda scusa alla città», conclude Negrini».