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Arrestato il rapinatore con coltello. Il titolare del bar: «Grazie polizia, un ottimo lavoro»

di Gabriele Farina

	Un fotogramma della rapina con coltello al bar Fossalta ripreso dalla telecamera interna
Un fotogramma della rapina con coltello al bar Fossalta ripreso dalla telecamera interna

Gli agenti lo hanno preso a casa dei genitori, a suo carico anche un colpo in farmacia

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MODENA. Tradito da un foulard. Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un uomo per la rapina con coltello al bar trattoria Fossalta.

I poliziotti lo hanno rintracciato venerdì 16 maggio nella casa dei genitori, dove sono stati trovati e sequestrati vestiti che sarebbero stati utilizzati durante la rapina di domenica 11.

Gli agenti hanno quindi condotto il soggetto, un italiano con precedenti specifici, in carcere al Sant’Anna, come ha stabilito il giudice per le indagini preliminari.

Mentre prosegue la caccia alla complice, il titolare del bar Massimiliano Cavani ha ringraziato le forze dell’ordine per la tempestività.

«Grazie agli agenti»

«Hanno fatto un ottimo lavoro – ha commentato – in circa tre giorni hanno chiuso il cerchio: apprezzo molto il loro impegno».

Cavani ha ringraziato quindi per la vicinanza ricevuta dopo la rapina, l’ennesima che ha interessato l’attività. «Ho ricevuto manifestazioni di solidarietà da tutto il quartiere – ha aggiunto – Il primo a intervenire è stato Gianni Valenti, portavoce del gruppo I Love Modena Est».

Era stato ferito

Durante la rapina il titolare è stato ferito a una mano, mentre si difendeva dalla raffica di coltellate con un vassoio usato per scolare i bicchieri.

Nel frattempo, una seconda figura con il cappuccio svuotava la cassa, prelevando circa trecento euro.

Cavani ha rincorso i ladri e uno dei due è inciampato in strada prima di salire in macchina. Sarebbe a quel punto che, secondo le indagini, avrebbe perso il foulard poi trovato dagli agenti.

Gli inquirenti hanno ricostruito gli spostamenti della vettura notata dal titolare del bar prima della rapina. Cavani ha fornito agli inquirenti anche le immagini delle telecamere su cui si indaga per identificare la complice.

Il secondo colpo

L’indagato dovrà rispondere anche della rapina avvenuta lunedì 5 maggio in una farmacia dove sono stati sottratti circa 480 euro. A tradirlo per questo secondo colpo è stata la perlustrazione eseguita a volto scoperto: un errore banale, poiché un testimone lo avrebbe identificato. Le modalità della rapina sono state simili: farmacista minacciata con un coltello e colpita da una spallata.

Le descrizioni del fisico e dell’abbigliamento dell’indagato nelle due circostanze hanno portato sufficienti elementi di prova per l’arresto.

Ulteriori indizi sono arrivati dalle immagini di videosorveglianza esaminate dagli inquirenti della Squadra Mobile. I poliziotti hanno indagato su un’auto di colore nera, di proprietà dell’uomo.

L’arresto

A quel punto, si è chiusa la rete. La Procura di Modena, guidata da Luca Masini, ha chiesto la misura dell’arresto. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Modena ha emesso l’ordinanza, eseguita idalla Polizia di Stato.

Gli agenti si sono presentati nella casa dei genitori, trovandovi l’indagato. La perquisizione domiciliare ha consentito loro di trovare e sequestrare indumenti che sarebbero stati utilizzati nel corso delle rapine. Le immagini del bar di Fossalta mostrano un uomo muscoloso con giacca blu, pantaloni azzurri, guanti e un coltello da cucina. L’uomo è in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

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