Episodio shock a Carpi: lancia un termosifone contro la ex e la minaccia di morte
Un uomo di 51 anni è a processo per maltrattamenti e stalking
CARPI. Un giorno ha preso un termosifone e lo ha lanciato contro la sua ex compagna, provocandole diversi tagli sul corpo e facendola sanguinare. Altre volte l’ha presa a schiaffi, a pugni, l’ha afferrata per il collo. Sono solo alcuni dei soprusi a cui la donna sarebbe stata sottoposta tra il 2023 e il 2024.
I fatti
Soprusi per cui l’uomo è adesso a processo con l’accusa di maltrattamenti familiari e stalking. In passato è già stato condannato per condotte analoghe ai danni di un’altra donna con cui aveva all’epoca una relazione. E nel periodo in cui si sarebbero svolti questi altri fatti contestati, l’uomo, un 51enne, stava finendo di scontare in detenzione domiciliare quella precedente condanna. Le accuse che pendono su di lui, che è assistito dall’avvocato Gianfranco Balugani, sono pesantissime.
Quello che la donna è stata costretta a subire – secondo la ricostruzione dell’accusa – ha contorni agghiaccianti. Il 51enne l’avrebbe picchiata in molteplici occasioni, colpendola su tutto il corpo, compreso il basso ventre e il seno. Le ha scagliato contro un termosifone e, in generale, la terrorizzava.
Le minacce
Il clima era pesantissimo e la presunta vittima non sarebbe stata libera neppure di avere amici di sesso maschile a causa della sua gelosia. Per farle rispettare queste imposizioni, quando non la picchiava le minacciava: «Ti uccido», le diceva. O ancora: «Taglio a pezzi te e tua madre». Anche le offese erano ricorrenti: «Fai schifo», oppure «non vali niente». Nel minacciarla, avrebbe anche usato un coltello.
Quando la relazione era finita, lui – sempre secondo l’accusa – ha cominciato a perseguitarla. La chiamava tutti i giorni, più volte al giorno, le mandava messaggi vocali dai toni minacciosi. A nulla erano valsi i tentativi della donna di bloccare la sua utenza: il 51enne avrebbe utilizzato altre schede telefoniche con numeri anonimi. Un giorno, infine, si è anche introdotto nell’abitazione della donna mentre lei stava riposando. Alla fine è scattata la denuncia e l’uomo è finito a processo. Ieri si è tenuta l’udienza di smistamento, prossima udienza 16 ottobre.
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