Preso il rapinatore del bar Fossalta: un colpo col coltello anche in farmacia
Fermato in casa dei genitori e portato in carcere l’uomo che domenica scorsa aveva assaltato il locale di via Emilia Est per poi scappare con 300 euro. Sei giorni prima aveva aggredito una farmacista rubando dalla cassa 480 euro
MODENA. È stato portato in carcere a Modena l’uomo ritenuto responsabile della rapina con coltello avvenuta domenica scorsa, 11 maggio, nel bar trattoria Fossalta di via Emilia Est, locale che offre anche un servizio di tabacchi. Non si tratterebbe dell’unico episodio. Come segnala la Procura, infatti, l’uomo – con precedenti penali specifici – è gravemente indiziato di un’altra rapina, commessa sei giorni prima in una farmacia sempre a Modena. La polizia di Stato lo ha rintracciato nella casa dei genitori e la successiva perquisizione ha consentito di trovare e sequestrare i vestiti utilizzati durante le due rapine. In carcere sarà sottoposto all’interrogatorio di garanza da parte del Gip.
La ricostruzione della Procura
«Oggi la squadra Mobile di Modena – si legge in una nota firmata dal procuratore capo Luca Masini – ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Modena su richiesta di questa Procura, nei confronti di un cittadino italiano gravemente indiziato di due rapine pluriaggravate e consumate nella città di Modena. In particolare nel tardo pomeriggio del 5 maggio scorso l’uomo, con volto travisato, faceva ingresso all'interno di una farmacia e dopo aver colpito con una spallata la farmacista, la minacciava con un coltello sottraendo dalla cassa la somma in contanti di 480 euro; nella mattinata dell’11 maggio scorso l’uomo, sempre travisato, entrava all’interno di una tabaccheria, unitamente ad altra persona al momento in corso di identificazione, con violenza e minaccia consistita nel colpire l’esercente commerciale con un coltello da cucina e ferendolo ad una mano, sottraeva dalla cassa la somma in contanti di 300 euro. In entrambi i casi l’uomo si dava a precipitosa fuga a bordo di un’auto».
Le indagini della polizia di Stato
«Proprio quest’ultimo elemento – prosegue il procuratore – consentiva alla squadra Mobile, attraverso la visione delle immagini di video sorveglianza, di rilevare un’autovettura nera risultata essere poi di proprietà proprio dell’indagato e di notare contestualmente un uomo somigliante sia per corporatura che identico nella descrizione fornita dalle vittime in ordine all’abbigliamento indossato salire a bordo della stessa. L’indagato, nella prima rapina, veniva notato da un testimone che ricordava di aver visto l’uomo poco prima di fare ingresso nella farmacia con il volto scoperto e quindi riusciva a riconoscerlo durante la successiva sottoposizione ad album fotografico. Nella seconda rapina, l’indagato veniva riconosciuto proprio dalla vittima, in quanto durante la condotta delittuosa perdeva il foulard con il quale si era travisato e raggiungendo il predetto esercizio commerciale sempre a bordo della propria autovettura».