Archiviato il caso di Silvana Covili: «La scomparsa rimarrà il mistero»
La 79enne si era allontanata da casa per andare dalla parrucchiera il 19 novembre del 2021: da lì nessuna traccia per 3 anni e mezzo
MODENA. Rimarrà per sempre un mistero, a meno di clamorosi colpi di scena, la scomparsa di Silvana Covili. Resterà una donna sparita nel nulla, lasciando senza risposta le mille domande legate a uno dei più inquietanti casi di cronaca registrati in provincia.
L’archiviazione
Il giudice per le indagini preliminari ha infatti disposto l’archiviazione del fascicolo aperto contro ignoti per il sequestro della 79enne uscita dalla sua casa di via Matteotti, a Pavullo, la sera del 19 novembre 2021 per andare dalla parrucchiera e mai più rivista. L’archiviazione è stata chiesta dal pm Monica Bombana come atto ormai inevitabile, essendo trascorsi più di tre anni dall’ultimo avvistamento della signora senza che siano emerse piste significative da seguire. L’istanza fatta dal magistrato in realtà poteva essere anche un momento di svolta in senso positivo su un caso che non registrava sussulti. Di solito infatti quando il pm presenta una richiesta di archiviazione per una scomparsa, i famigliari della persona in questione si attivano tramite un avvocato per presentare davanti al giudice un’opposizione alla chiusura del caso, fornendo elementi nuovi alle indagini. Piste, spunti, aspetti su cui non ci si era ancora focalizzati in modo particolare.
Vedi il caso di Alessandro Venturelli, il giovane scomparso a Sassuolo il 5 dicembre 2020: la madre Roberta Carassai non ha mai smesso di cercarlo e tramite il suo avvocato nell’ottobre scorso ha portato in udienza elementi che hanno condotto il giudice a disporre altri sei mesi d’indagine in cui approfondire i nuovi risvolti.
Caso chiuso
Niente di tutto questo nel caso di Silvana. La famiglia non ha incaricato nessun avvocato. Una scelta probabilmente legata al fatto che le due persone che vivevano con Silvana – il marito e la sorella di lui – sono piuttosto anziane. Ma neanche altri famigliari più giovani hanno pensato di rivolgersi a un legale per indagare e approfondire il caso. In questa situazione, il giudice non ha potuto che archiviare. Ovviamente la Procura è pronta a riaprire il caso in qualsiasi momento, se dovessero emergere nuovi elementi. Ma pare improbabile che arrivino, dopo tre anni e mezzo senza sussulti. Si va dunque verso un mistero che resterà tale, il buio fitto su una vicenda inspiegabile.
Cosa era successo
Erano le ore 18 circa del 19 novembre 2021 quando Silvana uscì da casa dicendo che andava dalla parrucchiera. Una serata di pioggia, buio e freddo. Quando non la videro rientrare, i famigliari lanciarono l’allarme: i carabinieri iniziarono subito le ricerche e a mezzanotte fu perlustrata anche la villetta, ma senza alcun esito. Seguì, con il coordinamento della Prefettura, un mese di ricerche a tappeto, con ingente dispiegamento di uomini e di mezzi tra i boschi e le campagne attorno Pavullo, ma senza riscontri. Vennero impiegati anche i cani molecolari dal fiuto infallibile, che però non trovarono nessuna traccia del suo passaggio a piedi nelle strade attorno a casa. Emerse poi che non c’era nessun appuntamento dalla parrucchiera, che peraltro sarebbe stato indispensabile in tempi di Covid. Dunque Silvana avrebbe detto una cosa non vera, ma per andare dove e fare che cosa?
Escluso l’allontanamento volontario
Non è sembrata certo una circostanza da allontanamento volontario, perché aveva lasciato a casa la borsa con tutti i suoi documenti dentro. Non prese nemmeno il telefono, che peraltro condivideva con suo marito. Un mistero che ben presto appassionò mezza Italia, con il caso di Pavullo raccontato da diverse trasmissioni nazionali. Si scavò nella vita di Silvana, e ne venne fuori una personalità molto tranquilla. Ma con il “difetto” di fare alcune confidenze pericolose in giro sulla sua situazione economica benestante. Da qui il sospetto che potesse essersi fidata di una persona che voleva aiutare, ma che l’ha tradita con brutte intenzioni. Un malintenzionato con cui è salita in macchina (ecco perché nessuna traccia del suo passaggio in strada) e che poi l’ha portata chissà dove. È ancora viva? Dove e perché? Domande che a questo punto resteranno senza risposta.