Gazzetta di Modena

Modena

Criminalità e violenza

Giovane preso a bastonate in testa e rapinato di telefono e portafogli: tre arresti


	Ambulanza e carabinieri
Ambulanza e carabinieri

Un 22enne era finito in ospedale dopo essere stato aggredito in piazza Leopardi a Spilamberto il 3 maggio: i carabinieri hanno rintracciato e portato in carcere tre uomini tunisini di 38, 27 e 24 anni

2 MINUTI DI LETTURA





SPILAMBERTO. Un giovane di 22 anni preso a bastonate in testa e rapinato di telefono e portafogli: è la violenta rapina andata in scena nella tarda serata del 3 maggio in piazza Leopardi a Spilamberto. Nel corso di un’articolata attività investigativa condotta sotto il coordinamento della Procura di Modena, i carabinieri di Spilamberto hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo portando in carcere a Modena i presunti responsabili, tre uomini tunisini di 38, 24 e 27 anni. 

La rapina violenta

Il ventiduenne era stato aggredito da un gruppo di uomini stranieri che, dopo averlo colpito alla testa con un bastone, si erano impossessati del suo telefono cellulare e del portafogli. Il giovane era stato soccorso e trasportato in Pronto soccorso all’ospedale di Vignola, dove era stato giudicato guaribile con una prognosi di 30 giorni. L’immediato intervento dei carabinieri, l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e le dichiarazioni di alcuni testimoni hanno permesso di individuare e identificare rapidamente tre indagati.

Chi sono i tre arrestati

Il 5 maggio, i carabinieri hanno sottoposto a fermo un uomo di 38 anni di nazionalità tunisina senza fissa dimora e con precedenti di polizia, rintracciandolo in un edificio abbandonato lungo la via Vignolese dove era entrato abusivamente. Al momento del fermo indossava ancora indumenti macchiati di sangue, poi sequestrati. Quattro giorni dopo, i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza applicativa della misura della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della Procura, nei confronti di un secondo indagato, un giovane di 24 anni di nazionalità tunisina. Infine, il 18 maggio, è stato rintracciato e arrestato il terzo indagato, un 27enne di nazionalità tunisina: anche lui è stato portato in carcere.