Roberta Bruzzone, il messaggio ai genitori: «Fate il vostro dovere, non gli amici: siate netti e insegnate le regole»
La psicologa forense, criminologa investigativa e opinionista è stata ospite al Festival della Giustizia Penale a Formigine in un incontro dedicato alle famiglie sul tema delle baby gang
FORMIGINE. Il Festival della Giustizia Penale, domenica 18 maggio, ha raggiunto Formigine per un incontro con Roberta Bruzzone. La psicologa forense, criminologa investigativa e opinionista è stata protagonista dell’incontro “Essere genitori al tempo delle baby gang”, che i numerosi presenti hanno seguito occupando ogni seduta dell’auditorium Spira Mirabilis. «Questa è una riflessione urgente e complessa su uno dei fenomeni sociali più delicati del nostro tempo, e sicuramente un ospite del calibro della dottoressa Bruzzone rende l’evento coinvolgente ed efficace» ha sottolineato Elisa Parenti, sindaca di Formigine.
Il ruolo dei genitori
Roberta Bruzzone ha scelto di mettere al centro il ruolo dei genitori: «L’adolescenza presenta le sue criticità, perché è il momento in cui deve verificarsi fisiologicamente un distacco dall'ambito familiare, ma dev’essere un distacco fisiologico e naturale. Questo distacco dovrebbe indirizzarsi a una socializzazione alternativa alla famiglia, un gruppo di pari, quindi coetanei. Questi diventano un punto di riferimento, ed è in questo passaggio che si possono notare cambiamenti comportamentali evidenti». Secondo Bruzzone, sono questi cambiamenti comportamentali che un genitore, nelle vesti del proprio ruolo, deve essere in grado di osservare. «Difficilmente un genitore non si accorge che il figlio sta prendendo una direzione inquietante e pericolosa, perché sul piano comportamentale questo tipo di variazione si manifesta in maniera evidente, a patto che sia un genitore attento». Bruzzone condanna il rapporto simmetrico tra genitore e figlio, poiché «il genitore “amico” è disfunzionale», e il potere attrattivo del gruppo di pari fa spesso sì che in un gruppo deviante si verifichino comportamenti disfunzionali già nella prima adolescenza. La gestione della rabbia, del rifiuto, e della tensione; tutto ciò che senza una posizione chiara da parte del genitore sfocia in violenza, senza conoscere valori e regole per contenere e elaborare le emozioni negative.
Un tema attuale
Roberta Bruzzone è anche presidente onoraria di Caramella Buona Onlus, realtà attiva da anni nella lotta contro gli abusi sui minori. A parlarne il presidente dell’associazione, Roberto Mirabile: «Quest'anno Caramella Buona è partner di un festival prestigioso, che sceglie di trattare un tema caldo come quello del disagio giovanile. L’associazione organizza incontri con migliaia di studenti nei teatri in tutta Italia, proprio per fare prevenzione e cercare di evitare di arrivare nei tribunali, diffondendo consapevolezza e informazioni utili sui rapporti tossici, l’educazione affettiva e sessuale, nonché sull’utilizzo corretto dei social». Elena Lenzini ha condotto l’intervento della mattinata: «Cerchiamo di fare crescere questo festival che ci riempie di orgoglio, perché vuole e sta riuscendo ad avvicinare i cittadini e i non addetti ai lavori, vale a dire i cittadini comuni, al mondo della giustizia penale. Il Comune di Formigine ci ha chiesto di parlare insieme ai nostri esperti di un tema molto profondo e soprattutto di una necessità». Costruire la relazione con il figlio già dal primo vagito dal grembo materno, saper intercettare gli aspetti disfunzionali nelle prime fasi di crescita e insegnare a contenere le condizioni negative dei figli: queste alcune osservazioni di Roberta Bruzzone sull’ampio tema del disagio giovanile.
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