Rivoluzione digitale per gli incidenti: il Cid si compilerà sullo smartphone
Dal 1° luglio sarà possibile compilare il modulo assicurativo per la constatazione amichevole degli incidenti con una apposita app
Tutto si evolve in digitale. Le banconote stanno via via sparendo dall’utilizzo comune, perfino le ricette sul fascicolo sanitario elettronico addirittura si ritirano in farmacia con la sola presentazione del codice fiscale. E si potrebbe continuare a lungo elencando i tanti servizi ora utilizzabili con il semplice utilizzo dello smartphone. Non c’è quindi da stupirsi se l’evoluzione app arriva anche sulle strade, in occasioni certo poco piacevoli, come per l’incidente stradale. A partire dal 1° luglio infatti entreranno in vigore i Cid, i moduli per la constatazione amichevole degli incidenti, in versione digitale. Grazie alle apposite app rilasciate dalla propria assicurazione. Quindi addio al vecchio modulo blu, tutto schiacciato e spiegazzato in mezzo a decine di altri oggetti nel cruscotto dell’auto, basterà la app. La constatazione amichevole digitale, conosciuta anche come CAI digitale, segna un passaggio piuttosto importante nella gestione dei sinistri stradali. Un’evoluzione inevitabile, già programmata nel 2024 e che ora entra nella sua fase operativa con obbligo per tutte le compagnie di adeguarsi entro aprile 2026. Come sempre avviene in occasione di novità del genere questa modalità di gestione degli incidenti promette di semplificare, velocizzare e rendere più sicuro tutto il processo di denuncia.
Come funziona
Tutto ruoterà attraverso app ufficiali o piattaforme online, senza necessità di carta, penna o moduli da spedire. La compilazione, la firma e l’invio avverranno direttamente da smartphone, e il documento avrà lo stesso valore legale della versione cartacea. Il sistema digitale garantirà anche tempi di gestione più rapidi, tracciabilità più precisa e soprattutto maggiori garanzie contro le frodi, un fenomeno che secondo i dati 2024 raccolti da Facile.it ha causato oltre 620 milioni di euro di danni solo in Italia. Importante sottolineare che queste app, come del resto anche per le constatazioni amichevoli, potranno essere utilizzate per “incidenti semplici” tra due veicoli che non comporti la presenza di feriti gravi e che le parti siano d’accordo sulla dinamica del sinistro. Insomma quello che può essere il classico tamponamento da semaforo, l’uscita da un parcheggio con danno ad altro veicolo, una mancanza di precedenza con danni tutto sommato limitati. Situazioni semplici in cui non sussistano contenziosi sulla responsabilità. Le principali compagnie assicurative sono già pronte alla novità. Oggi, molte realtà offrono già questa funzione integrata: tra le più note ci sono UnipolSai App, AllianzNOW, MyGenerali, MyAXA e Blue Assistance per Reale Mutua. L’utente, in caso di sinistro, apre l’app, seleziona la funzione “Denuncia Sinistro” o “CAI digitale” e inizia a compilare il modulo. I dati richiesti sono gli stessi del modulo cartaceo: generalità dei conducenti, dati dei veicoli e delle polizze, luogo, data e ora del sinistro, dinamica dell’incidente e presenza di testimoni. La grande differenza, però, è data dalla possibilità di allegare foto direttamente scattate sul luogo dell’incidente e di utilizzare una firma elettronica avanzata (FEA). Per questa firma, è sufficiente disporre di strumenti già ampiamente diffusi come lo SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), entrambi conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla legge. Una volta firmato da entrambi i conducenti, il modulo viene inviato automaticamente alle rispettive compagnie assicurative per l’elaborazione.
I vantaggi
La digitalizzazione del modulo CAI porta con sé vantaggi significativi. Per il consumatore, si tratta prima di tutto di un risparmio di tempo. Nessun modulo da conservare in auto, nessuna necessità di inviare fisicamente la documentazione all’assicurazione, nessun rischio di perdere fogli importanti. Tutto è centralizzato, tracciabile e sempre accessibile in pochi click. In secondo luogo, la digitalizzazione consente un monitoraggio più rapido e accurato dei sinistri, con la possibilità per le compagnie di avviare immediatamente l’istruttoria. Grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, i sistemi possono inoltre individuare anomalie, incongruenze o tentativi di frode, tutelando sia le assicurazioni che gli automobilisti onesti. Per le compagnie, il beneficio è doppio: una riduzione dei costi di gestione e una maggiore efficienza operativa. Anche le autorità di vigilanza, come IVASS, sottolineano l’importanza di questi strumenti digitali come leva per modernizzare il sistema assicurativo italiano, ancora troppo spesso legato a dinamiche burocratiche datate. Il passaggio alla constatazione amichevole digitale non sarà immediato per tutti. La normativa consente un periodo di transizione che durerà fino al 31 marzo 2026. Entro questa data, tutte le compagnie saranno obbligate a offrire il modulo digitale, ma fino ad allora potranno coesistere entrambe le versioni, con piena validità giuridica.
Consumatori dubbiosi
Ma ci sono anche dei dubbi. A sollevarli le associazioni dei consumatori. Le perplessità, come evidenziato dal Sole 24 ore, sarebbero principalmente due. La prima essenzialmente pratica: «le persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche potrebbero avere difficoltà nell’utilizzo della app». La seconda è per la tutela della privacy. Il modulo può contenere anche dati sensibili sanitari di eventuali feriti. L’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni) ha invece posto l’accento sul fatto che l’introduzione di una app specifica per ogni impresa assicurativa potrebbe determinare effetti negativi, ostacolando la portabilità del contratto: ogni qualvolta un contraente desidera cambiare compagnia si vede obbligato a scaricare una nuova applicazione e a reinserire i dati necessari per l’autenticazione.