Sergio Mattarella assiste al Mak P 100, poi il saluto ai cadetti in Accademia
Il presidente della Repubblica ospite della tradizionale cerimonia, andata in scena al parco Novi Sad con gli allievi ufficiali del 205° corso “Fierezza”. Presente anche il ministro della Difesa Guido Crosetto
MODENA. Attorno al parco Novi Sad regna un silenzio quasi religioso. Tutti i presenti conoscono a memoria il suo tragitto – l’areo che atterra a Bologna, il percorso in auto e l’arrivo a Modena – tutti sanno che il momento tanto atteso sta per concretizzarsi. Poi, quando l’orologio indica le 10.30, il silenzio si trasforma in un sospiro; un sospiro di emozione mista a commozione. Dall’ingresso alla sinistra delle tribune, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, entra nel parco cittadino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È lui l’ospite d’onore del “Mak P100”, la tradizionale cerimonia dell’Accademia Militare, quest’anno rivolta agli allievi ufficiali del 205esimo corso “Fierezza”.
La cerimonia al parco Novi Sad
È la sesta volta a Modena per il capo dello Stato, la prima dal giugno del 2024, quando si recò a Maranello, nel quartier generale di Ferrari, in occasione dell’inaugurazione dell’e-building. Per lui è anche il primo Mak P100, evento che segna i cento giorni alla conclusione del biennio di studi degli allievi. A dargli il benvenuto a Modena, un lungo e sentito applauso da parte di tutti i presenti sulle tribune del Novi Sad: autorità civili, autorità militari, autorità religiose, oltre ai famigliari degli allievi. Sono centinaia i presenti. Il Presidente saluta e ringrazia con un sorriso, passa in rassegna i reparti schierati ai piedi delle tribune, poi sale le scale e arriva al suo posto. È dal centro della tribuna di destra del parco che assiste al passaggio della “Stecca accademica” tra il 205° corso “Fierezza” e il 206° corso “Dignità”, simbolico momento che sancisce i cento giorni alla promozione degli allievi al grado di sottotenente. Al suo fianco, ad assistere alla cerimonia militare, ci sono il ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo di Stato maggiore della difesa, Generale Luciano Portolano e il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello. Sono i loro interventi al microfono a dare il via alla manifestazione, mentre a sancirne il termine è la dimostrazione pratica delle attività addestrative e ginniche sportive svolte dagli allievi all’interno di uno dei più antichi istituti di formazione militare al mondo. Tutto davanti allo sguardo attento di Mattarella.
Il saluto ai cadetti in Accademia
Finita la cerimonia e dopo l’Inno di Mameli, il Presidente lascia il Novi Sad con un altro lungo applauso. È il secondo della mattinata. La sua auto, seguita dalla scorta, percorrere viale Monte Kosica e svolta a destra in viale Fontanelli. La direzione è piazza Roma. È qui, all’ombra al Palazzo Ducale, che ritorna lo stesso silenzio registrato quasi due ora prima: ora sono le 12.13 e questa volta la location, come detto, è piazza Roma. Una quiete, però, interrotta presto dal rombo delle auto: «Eccolo», dice uno dei cittadini modenesi fermi al centro della piazza. Erano una cinquantina, lì, per osservare da vicino il Capo dello Stato. Che scende dall’auto, saluta il generale Davide Scalabrin, comandante dell’Accademia militare di Modena, ed entra a Palazzo Ducale per la visita. Una visita decisamente speciale: prima, la tappa al Museo storico dell’Accademia, poi la firma sull’Albo d’Onore e infine l’incontro con una rappresentanza degli allievi ufficiali. I giovani cadetti lo salutano con un applauso e Mattarella ricambia con il più sincero degli auguri: «Auguri a tutti voi», dice rivolgendosi ai giovani. Nel mezzo, un altro momento istituzione importante: la consegna, da parte del generale Scalabrin, del gonfalone dell’Accademia di Modena. «Grazie, la ringrazio molto – la risposta del Presidente – Una bellissima sorpresa e un magnifico ricordo». Presidente, il magnifico ricordo ce lo ha regalato lei.
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