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Sanità

Inaugurata la Casa di Fausta bis: «Un modo concreto per stare vicini ai piccoli pazienti»

di Paola Ducci
Inaugurata la Casa di Fausta bis: «Un modo concreto per stare vicini ai piccoli pazienti»

La seconda struttura che accoglie i familiari dei bambini malati

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MODENA. Ecco la seconda Casa di Fausta, il luogo in cui le famiglie dei bambini ricoverati possono soggiornare gratuitamente e in cui a volte gli stessi piccoli pazienti vengono ospitati. È stata inaugurata in Strada Corletto Sud 382 a Baggiovara, insieme a Villa Mirella Freni. Luoghi questi fortemente voluti da Aseop (Associazione sostegno ematologia oncologia pediatrica) che fin dalla sua fondazione (1988), ha fatto dell’accoglienza uno dei principi cardine. La Seconda Casa di Fausta sarà dedicata all’accoglienza di familiari e pazienti (in forte aumento) che si rivolgono al Policlinico di Modena oggi punto di riferimento nazionale per reparti di eccellenza, mentre l’elegante Villa Mirella Freni (che si è deciso di intitolare al celebre soprano modenese in segno di continuità con la proprietà originale della struttura), sarà adibita ad ospitare iniziative di raccolta fondi che serviranno a garantire la gratuità dell’accoglienza presso la Seconda Casa di Fausta.
Le reazioni
«Oggi è un punto di partenza importante – afferma con emozione Erio Bagni, presidente di Aseop – e nell’attesa che le ultime pratiche burocratiche vengano espletate per iniziare l’ospitalità già tra poche settimane, noi stiamo già guardando avanti ad una terza struttura d’accoglienza che sarà realizzata nell’ultimo comparto della villa prossimo all’avvio di lavori di ristrutturazione». L’inaugurazione della Seconda Casa di Fausta rappresenta un momento fondamentale per la vita associativa di Aseop Odv. Nel 2016 era stata inaugurata la Casa di Fausta, situata nelle immediate vicinanze del Policlinico e che nel corso di questi primi nove anni di attività ha accolto gratuitamente, all’interno dei dodici appartamenti che la compongono, più di cinquecento famiglie che per motivi medici si sono recate a Modena da ogni parte della Regione e del Paese. La realizzazione di una seconda struttura di accoglienza è stata, quindi, fortemente voluta da Aseop proprio per dare una risposta concreta ai bisogni di ospitalità anche dei pazienti giovani adulti che, così come già avviene alla Casa di Fausta, saranno accolti gratuitamente per tutta la durata delle terapie. La nuova struttura è composta da dodici stanze doppie con bagno privato, oltre ad uno spazio comune ad uso cucina e ad una lavanderia. Alle famiglie che verranno ospitate all'interno della struttura, saranno consegnate le chiavi della stanza e, proprio come già avviene con la Casa di Fausta, si chiederà ad ogni ospite di essere responsabile della gestione della stanza assegnata. In questo modo si desidera rinforzare l'idea secondo la quale non si tratta di una semplice struttura di accoglienza, ma di una vera e propria “casa lontano da casa”. «Siamo orgogliosi di potere finalmente presentare la Seconda Casa di Fausta alla cittadinanza e ai tanti amici e sostenitori che hanno scelto di camminare al nostro fianco – ha dichiarato dal palco il presidente Bagni – È stato ampiamente dimostrato che l’ospitalità dei pazienti è parte integrante della cura. La struttura è un modo concreto e immediato per far fronte ai bisogni di centinaia di pazienti che si rivolgeranno ai due principali ospedali della città. E’ importante sottolineare che questo nostro nuovo progetto potrà garantire su una forma di sostenibilità del tutto innovativa grazie alla riqualificazione dell’edificio centrale del complesso immobiliare, Villa Mirella Freni».